Acconto Tasi e Imu 2015, cosa bisogna sapere per affrontare il pagamento

Tasi e Imu 2015, le caratteristiche

Il 16 giugno i contribuenti sono chiamati a pagare l’acconto di Tasi ed Imu 2015. Nello specifico, la Tasi la dovranno versare sia i [textmarker color=”C24000″]proprietari [/textmarker]che, in una forbice tra il 10% ed il 30% in base alle decisioni dei singoli comuni, gli [textmarker color=”C24000″]inquilini[/textmarker]. L’Imu, invece, andrà pagata tutta dal proprietario. L’imposta municipale unica, poi, toccherà fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Dalla Tasi, questi ultimi saranno esenti.

Calcolo Tasi e Imu 2015

Non avendo i comuni l’obbligo di inviare i modelli precompilati per il pagamento di Tasi ed Imu, dovranno essere i contribuenti a calcolare in autonomia l’importo dovuto.
La procedura per il calcolo di Imu e Tasi 2015 è la stessa per entrambe le imposte. Si parte dalla [textmarker color=”C24000″]base imponibile[/textmarker] (ovvero la rendita catastale, rivalutata del 5%) a cui vanno moltiplicati i coefficienti distinti per categoria catastale. Al valore così ottenuto andranno infine applicate le aliquote Imu e Tasi decise dai comuni nel 2014. Da tenere in considerazione, poi, sono le quote ed i mesi di possesso. Se quest’ultimo si è protratto per almeno quindici giorni, rappresenta un intero mese.
Il versamento dell’acconto del 16 giugno sarà pari al 50% dell’importo complessivo 2015, per quanto riguarda il saldo bisognerà attendere dicembre e considerare le aliquote approvate quest’anno.

Tasi ed Imu 2015, le scadenze

Al traguardo del [textmarker color=”C24000″]16 giugno[/textmarker] arriveranno sia coloro che dovranno versare l’acconto di Imu e Tasi 2015 – con aliquote e detrazioni del 2014 –, sia chi intende pagare in unica soluzione.
Altre date importanti da tener presenti sono il [textmarker color=”C24000″]30 luglio[/textmarker] (termine entro cui i comuni dovranno adottare le delibere per variare aliquote e detrazioni Imu e Tasi 2015), il [textmarker color=”C24000″]21 ottobre[/textmarker] (data ultima per l’invio delle delibere al dipartimento delle finanze) ed il [textmarker color=”C24000″]28 ottobre[/textmarker] (entro cui vanno pubblicate le delibere sul sito delle finanze).
Infine, al [textmarker color=”C24000″]16 dicembre[/textmarker] saranno chiamati tutti coloro che devono saldare il conto Imu e Tasi, questa volta con aliquote e detrazioni 2015.

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Aliquote, detrazioni ed esenzioni, su cosa e quanto si pagano Tasi ed Imu 2015

La casa principale, ovvero quella dove possessore e familiari risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente, al pari delle relative pertinenze non pagano l’Imu ma sono soggette alla Tasi. Per quest’ultima, è prevista una detrazione variabile da comune a comune.
L’aliquota massima della Tasi può toccare il 2.5 per mille. Agli enti locali è comunque consentito aumentare tale limite fino al 3.3 per mille. In merito all’Imu – che vige ancora sugli immobili di lusso, ovvero quelli accatastati A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli) – si parte da un’aliquota base del 4 per mille, variabile da un minimo del 2 per mille ad un massimo del 6 per mille, e da una detrazione base di 200 euro.
Sulla categoria ‘altri immobili’, infine, sarà il comune a decidere di assoggettarli o meno alla Tasi, in base a quanto ammonta l’aliquota Imu ed alle eventuali esenzioni dall’imposta municipale.

Come pagare Tasi ed Imu 2015

Per pagare sia l’Imu che la Tasi è possibile usare il modello F24 o il bollettino postale.
Entrambi possono essere inviati telematicamente per qualsiasi importo. Se si sceglie il cartaceo, invece, e se l’ammontare da pagare in contanti supera i 1.000 euro, si possono utilizzare solo i bollettini postali od il modello F24 precompilato dal comune. L’F24 cartaceo, per importi al di sotto di tale soglia, è un’opzione per chi non vuole ottenere la compensazione. In quest’ultimo caso, infatti, va preferito il modello F24 telematico.

Tasi e Imu 2015, quando si paga

Ecco, in sintesi, in quali casi è necessario pagare o meno Imu e Tasi 2015.

Caso IMU TASI
Prima casa e pertinenze NO (eccetto per case accatastate in categoria A1, A8 e A9) SI
Casa coniugale assegnata al coniuge separato NO SI
Case del personale di forze armate, polizia, vigili del fuoco NO SI
Case di anziani o disabili non locate SI (esenzione possibile con delibera comunale) SI
Case di cittadini italiani residenti all’estero, non locate o concesse in comodato NO SI (per due terzi)
Case in comodato concesse a genitori e figli SI (esenzione possibile con delibera comunale) SI
Alloggi di edilizia residenziale pubblica SI (con detrazione di 200 euro) – NO (se è alloggio sociale) SI
Alloggi sociali NO SI
Fabbricati rurali strumentali NO SI (aliquota massima 1 per mille)
Fabbricati rurali abitativi SI (eccetto per quelli  che non sono case principali) SI
Terreni agricoli di coltivatori diretti SI NO
Terreni agricoli di altri soggetti SI NO
Fabbricati merce non locati NO SI
Fabbricati di interesse storico o artistico SI (base imponibile ridotta del 50%) SI (base imponibile ridotta del 50%)
Fabbricati per uso culturale (musei, biblioteche) NO NO
Chiese e loro pertinenze, fabbricati della Santa Sede NO NO
Fabbricati appartenenti a stati esteri e organizzazioni internazionali NO NO
Terreni in aree montane NO (per comuni totalmente montani) – NO (per comuni parzialmente montani se il soggetto è coltivatore diretto o Iap) – SI (per altri comuni, con detrazione di 200 euro se il soggetto è coltivatore diretto o Iap) NO

Fonti Il Sole 24 Ore

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