Agenzia del Territorio: 5 anni per rifare il Catasto

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Il direttore dell’Agenzia dell’Entrate e del Territorio ha dichiarato che è necessario operare una profonda trasformazione nel Catasto, per ristabilire una equità che si è persa tra le rendite catastali degli immobili registrate al Catasto e il loro valore di mercato allo stato attuale (fonte il Sole24Ore).

 Vista la mole di lavoro, verrà richiesto un importante impegno ai comuni italiani, dato che l’Agenzia non potrà, con le sole forze attualmente a disposizione, sopperire a tale necessità.

La rendita catastale iscritta negli archivi del Catasto fa da base di calcolo per la determinazione del patrimonio immobiliare e di conseguenza fa da base anche per il calcolo delle tasse che ogni contribuente deve versare. Non soli quindi per il calcolo dell’IMU ma anche per la compilazione dell’Isee, documento necessario per l’accesso alle prestazioni del welfare. La conseguenza, sempre secondo il direttore dell’Entrate e del Territorio, è una continua perdita di equità tra i dati di tassazione e la realtà.

L’introduzione dell’IMU, soprattutto con l’aumento dei coefficienti di rivalutazione, ha diminuito in parte questo disavanzo.

Attualmente la commissioni Finanza di Camera e Senato, hanno ripescato la riforma del catasto abbozzata nel disegno di legge del precedente Governo Monti.

Punto fondamentale della questione, per la determinazione delle rendite catastali, è l’abbandono da parte del catasto del “vano” come unità di misura (usato per le civili abitazioni) e il passaggio al più consono metro quadrato (ad oggi usato solo per determinate classi di immobili come box, cantine, etc.). Il metro quadrato è l’unità di misura usata anche dell’Agenzia dell’Entrate per il calcolo della nuova Tares.

Un aspetto da non sottovalutare, sarà quello legato a ben 4 milioni di immobili su cui non sussisteva, nella prima gestione del Catasto, l’obbligo di deposito della planimetria catastale. Sembrerebbe che l’Agenzia sia pronta con un’applicativo informatico in grado di determinare, per questi immobili, una superficie convenzionale sulla base di dati statistici.