Casa, voucher affitti e rilancio dei mutui

Casa tra voucher affitto e mutui agevolati

 

Istituzione del voucher affitto, rifinanziamento dei fondi affitti e morosità incolpevole, acquisto di immobili invenduti e a prezzi scontati da parte degli Iacp (Istituti autonomi case popolari). Sono queste alcune tra le misure previste nell’ipotesi di decreto legge presentata dal ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi per arginare il fenomeno degli sfratti secchi e rimodulare a livello strutturale l’intero mercato degli affitti. Le manovre previste nella bozza che approderà al consiglio dei ministri la settimana prossima e alla conferenza unificata con regioni e città questo giovedì costerebbero allo stato, secondo le prime stime, non meno di 400 milioni di euro in pronta cassa. Oltre alla copertura economica, i nodi da sciogliere restano quelli politici, ovvero la proroga degli sfratti e il parere di regioni e comuni, che dovrebbe essere reso pubblico nella conferenza unificata.

Il Ministro Maurizio Lupi

Il Ministro Maurizio Lupi

Le misure previste: dal voucher affitto allo sblocco dei progetti di social housing

Nella bozza presentata da Lupi, gli interventi prefigurati sono molteplici. Si passa dall’estensione del concetto di morosità incolpevole all’istituzione del voucher affitto, per permettere alle famiglie in grave difficoltà economica di essere sostenute con un aiuto statale e poter così proseguire il loro contratto di affitto. In tema di rifinanziamenti, è previsto quello dei due fondi affitti e morosità incolpevole, che per adesso contano rispettivamente su 100 e 40 milioni nel biennio 2014-2015. Al vaglio ci sono poi l’ipotesi di acquisto a prezzi scontati da parte degli Istituti autonomi case popolari (Iacp) di immobili invenduti dai costruttori; un piano di edilizia residenziale pubblica che preveda la realizzazione di nuovi alloggi e la riqualificazione di circa 20-25mila alloggi esistenti; lo sblocco dei progetti di social housing cofinanziati dalla cassa depositi e prestiti con il fondo investimenti per l’abitare (per 1.3 miliardi residui), con la previsione di una garanzia statale antimorosità che tuteli ulteriormente gli investitori sul cash flow del progetto.
Ad appoggiare le misure ipotizzate dal ministero delle infrastrutture, l’Associazione dei costruttori (Ance). I costruttori vedono di buon occhio anche l’importazione in Italia del metodo Scellier adottato in Francia, che comporterebbe deducibilità di parte dei costi di acquisto, mutui a tasso zero, permuta del vecchio con il nuovo abbassando l’imposta di registro all’1%.

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La questione dei mutui

Il governo, in fatto di emergenza casa, è disposto a guardare anche al rilancio dei mutui per l’acquisto della prima casa, con il sostegno della cassa depositi e prestiti (Cdp). E’ di ieri l’assemblea straordinaria del gruppo che ha confermato la possibilità per la cassa di sostenere le banche nella concessione di mutui alle famiglie per l’acquisto o la ristrutturazione della casa. La norma, già delineata nel decreto legge Imu, è ora in via di definitiva conversione. Secondo quanto definitivo finora, la cassa depositi e prestiti potrà supportare l’erogazione di prestiti degli istituti di credito per l’acquisto della prima casa o per ristrutturarla attraverso la fruizione degli sgravi fiscali previsti per lavori finalizzati ad aumentare l’efficienza energetica, o tramite la sottoscrizione di obbligazioni bancarie emesse a fronte di portafogli di mutui immobiliari.
Secondo quanto stimato dall’Ance, questa manovra può garantire l’acquisto di 44mila abitazioni, un 10% in più delle 444mila compravendite del 2012. Unico discrimine posto dal parlamento riguarda la tipologia di abitazione, poiché il mutuo così agevolato interesserà quelle di classe energetica A, B o C. Il modello di contratto da stipulare sarà redatto a seguito della convenzione siglata tra Cdp e Abi (Associazione bancaria italiana). Quest’ultima tappa, che secondo Lupi si raggiungerà in tempi brevissimi su sollecitazione del governo, darà il via libera all’operatività del nuovo sistema.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore