Cessione del quinto, aumentano i ricorsi

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I numeri dei ricorsi

Negli ultimi tre anni i ricorsi incentrati sul controllo della condotta di banche e finanziarie al momento dell’estinzione anticipata del finanziamento sono aumentati in modo esponenziale. Nel 2013 si è raggiunta quota 262% per liti sui contratti bancari con i consumatori, precedute solo da quelle relative ai conti correnti.

I vantaggi della cessione del quinto

La cessione del quinto è una forma di credito che non richiede particolari garanzie né motivazioni, e la trattenuta dallo stipendio o dalla pensione, a tasso fisso, è mensile per una durata massima di non oltre 120 mesi. Il lavoratore deve solo stipulare una polizza assicurativa sulla vita e/o sull’impiego, affinché il finanziatore sia tutelato in caso di morte o perdita del lavoro.

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Cosa ha scatenato i ricorsi

Ciò che ha reso la cessione del quinto una forma di prestito personale problematica sono stati i costi, dal valore significativo e che devono essere versati anticipatamente.
Un ostacolo che, al momento dell’estinzione anticipata, si fa più difficile da superare quando i clienti chiedono una congrua restituzione dei costi sostenuti al momento della stipula.

Cosa ha dichiarato l’arbitro bancario

Secondo quanto ribadito dall’abf, quando è richiesta l’estinzione anticipata del finanziamento gli intermediari devono restituire le componenti di costo soggette a maturazione nel tempo e versate in anticipo (comprese commissioni e premi assicurativi) in riferimento al periodo non goduto del finanziamento.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore