Equitalia, sanatoria delle cartelle in scadenza a fine febbraio

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Tasse non versate o multe stradali pagabili, in unica soluzione, entro il 28 febbraio. In cambio, uno sconto sugli interessi. Sono queste le condizioni della sanatoria che Equitalia mette a disposizione dei contribuenti fino alla fine del mese.

Lo sconto Equitalia sugli interessi

L’operazione dell’agenzia di riscossione, a patto che si paghino le somme contestate in unica soluzione e non in maniera rateizzata, permette di scomputare dalle imposte sia gli interessi di mora, applicati sulle somme contestate dalla data della notifica della cartella e fino alla data del pagamento, che quelli da ritardata iscrizione a ruolo, calcolati sulle imposte dovute in base ad accertamenti dal giorno successivo a quello in cui si sarebbe dovuto pagare e fino alla data della consegna del ruolo all’agente di riscossione.
La mole dello sconto, ovviamente, è determinata dall’importo originariamente preteso, a cui vanno aggiunte le sanzioni e l’aggio della riscossione, e dai giorni di ritardo passati rispetto alla scadenza originaria di pagamento.
A far gola, inoltre, potrebbe essere l’esclusione dalla sanatoria di contributi Inps e dei premi Inail, e la possibilità di chiudere una volta per tutte anche le cartelle per entrate quali il bollo dell’auto e le multe stradali elevate da comuni e prefetture. Anche in questi ultimi casi, si potrà sfruttare il vantaggio dello sconto sugli interessi di mora.

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Come si aderisce alla sanatoria

I contribuenti interessati a sfruttare l’occasione dovranno semplicemente pagare le somme dovute, entro il 28 febbraio, agli sportelli Equitalia o in posta. Tutto in unica soluzione, tramite un singolo bollettino postale F35 per ogni cartella da rottamare, e mettendo in evidenza, sul fronte del modello nella sezione ‘eseguito da’, la dicitura ‘definizione ruoli – L.S. 2014’.
Attraverso questa procedura, entro il 30 giugno il concessionario potrà stilare l’elenco dei debitori che hanno versato il dovuto, ed in base alla lista così ottenuta gli enti creditori potranno depennare gli importi corrispondenti alle somme che aspettavano. L’ultima mossa, sempre entro il 30 giugno, spetta ad Equitalia, la quale comunicherà ai contribuenti aderenti e attraverso posta ordinaria l’avvenuto inserimento nell’elenco, e l’estinzione del debito.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore