Agevolazioni prima casa, quali sono le esenzioni fiscali per l’abitazione principale

Esenzione Imu e Tasi 2016, le case coinvolte

La legge di stabilità 2016 lo ha confermato sia per l’Imu che per la Tasi: le due imposte comunali non sono dovute per l’abitazione principale. A meno che quest’ultima non rientri nelle categorie catastali A1, A8 ed A9, che identifica gli immobili di lusso, le ville ed i castelli. Se si tratta di beni di interesse storico, poi, la base imponibile è ridotta della metà.

Aliquote Imu e Tasi 2016

Quando si parla di Imu, l’aliquota applicabile corrisponde al 4 per mille, ma i Comuni possono decidere di alzare o abbassare tale percentuale fino ad un massimo del 2 per mille. Un risparmio notevole per i detentori di prima casa.
L’esonero dalla Tasi, a sua volta, consente sia agli inquilini che ai proprietari di evitare il pagamento sulla base imponibile pari all’1 per mille, senza dimenticare che la scelta a discrezione dei singoli enti pubblici è quella di aumentarla fino ad un massimo del 2.5 per mille.

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Definizione di abitazione principale

Quando si parla di abitazione principale, si fa riferimento all’unica unità immobiliare dove si risiede anagraficamente e che è adibita a dimora abituale.

Agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa, i requisiti

Per usufruire delle agevolazioni fiscali in fase di acquisto di un immobile adibito a prima casa, quest’ultima deve avere determinati requisiti.
Anzitutto, il bene si deve trovare entro il Comune di residenza dell’acquirente, oppure in quello dove svolge la propria attività. Inoltre, l’atto di acquisto deve contenere una dichiarazione di chi compra, tramite cui si attesta che non si è in possesso di altre abitazioni nel Comune in cui è situato quello che si intende comprare.

Fonti Idealista, Il Sole 24 Ore

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