Esonero Imu e Tasi 2016, le nuove regole sull’acconto

Acconto Imu e Tasi 2016, cosa cambia

Possessori e detentori di immobili hanno tempo fino al 16 giugno per saldare l’acconto di Imu e Tasi, pari alla metà dell’importo dovuto su base annua. Qualcosa, però, è cambiato.
Con la legge di stabilità 2016, infatti, saranno esonerati dal versamento i possessori ed i detentori dell’abitazione principale non solo per l’Imu, ma anche per la Tasi, a meno che gli immobili coinvolti non siano classificati come categorie di lusso (ovvero A1, A8 ed A9).
I Comuni, inoltre, per quest’anno non potranno aumentare le aliquote. Se nel 2015 avevano applicato l’aliquota maggiorata dello 0.8 per mille, è necessario che emanino apposita delibera per mantenerla anche nel 2016. Tuttavia, se l’anno scorso tale percentuale era applicata alle case principali, quest’anno i Comuni non potranno riproporla, perché attualmente riguarderebbe immobili esenti per decreto sia da Imu che da Tasi.
Tra le altre novità relative al pagamento di Imu e Tasi 2016, vanno ricordate la riduzione del 50% della base imponibile in caso di abitazione concessa in comodato d’uso ad un parente di primo grado, e quella del 25% dell’imposta in caso di immobili affittati a canone concordato.
Per la sola Imu, infine, l’esonero riguarderà anche i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali (a prescindere dall’area in cui sono localizzati), quelli ubicati presso le isole minori, ed i terreni a proprietà collettiva indivisibile.

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Calcolo ed aliquote Imu e Tasi 2016

Le aliquote per l’acconto Imu e Tasi 2016 sono già definite, poiché secondo la legge di stabilità 2016 i Comuni non potevano far altro che abbassarle, ed hanno avuto tempo per deliberarle fino allo scorso 30 aprile.
Anche il calcolo della base imponibile è già regolarizzato, visto che la procedura è la stessa dello scorso anno. La base imponibile rimane infatti la rendita catastale iscritta all’1 gennaio, rivalutata del 5% e moltiplicata per aliquote, detrazioni e coefficienti relativi alle specifiche categorie catastali, e deliberati nel 2015. Il saldo di Imu e Tasi 2016, invece, andrà calcolato sulla base di quanto deciso dai Comuni entro quest’anno.
Sia per l’Imu che per la Tasi vanno prese in considerazione quote e mesi di possesso, considerando che il possesso protratto per almeno quindici giorni rappresenta un intero mese. Infine, gli immobili soggetti a Tasi prevedono da parte dei detentori il pagamento di una quota che, a discrezione del Comune, può oscillare tra il 10 ed il 30%.

Versamento acconto Imu e Tasi 2016

Per saldare l’acconto di Imu e Tasi 2016 è possibile utilizzare il modello F24 o il bollettino postale. Rimane valida l’alternativa di versare tutto l’importo annuale in unica soluzione entro il prossimo 16 giugno.

Fonti Il Sole 24 Ore

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