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TuttoVisure vi spiega cos’è il redditometro nella sezione dedicata al glossario.
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Cos’è il redditometro
Si tratta di uno strumento che il fisco utilizza per stimare, attraverso le spese effettuate durante l’anno e tenendo conto della capacità d’acquisto del nucleo familiare, il reddito presunto di un contribuente. A sua volta, quest’ultimo può contestare la presunzione delle entrate dimostrando che le spese effettuate sono state finanziate con redditi diversi da quelli posseduti nello stesso periodo d’imposta, o con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte, o ancora con redditi che non concorrono alla formazione dell’imponibile. Si può ricorrere all’accertamento sintetico solo quando il reddito presunto risulta superiore di almeno il 20% rispetto a quello dichiarato.
Come avviene l’accertamento del reddito
In una prima fase il fisco confronta la spesa complessiva del contribuente con il reddito dichiarato considerando le spese sostenute direttamente dal contribuente e quelle relative ai beni che ha a disposizione (immobili, mezzi di trasporto, ecc.). Vengono poi presi in considerazione gli investimenti patrimoniali ed il risparmio formatasi nel corso dell’anno.
Qualora la verifica non dimostri la congruità tra spese e reddito, il soggetto interessato ha facoltà di chiarire la sua posizione spiegando come è riuscito a sostenere comunque gli acquisti imputati. Se le spiegazioni sono esaustive, il controllo ha termine. Altrimenti, il contribuente sarà nuovamente invitato al contraddittorio. Solo se entrate e cittadino non troveranno un accordo, l’amministrazione potrà inviare il vero e proprio avviso di accertamento.
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