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Quello che avete sempre voluto sapere sulla rendita catastale a vostra disposizione sul glossario di TuttoVisure.it.
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Cos’è la rendita catastale
La rendita catastale è il valore attribuito dal Catasto e per fini fiscali ad un bene immobile che genera reddito autonomo. Il suo scopo è quello di permettere di determinare la base imponibile su cui calcolare vari tributi, tra cui Imu, Irpef, imposte per successioni, imposte ipotecarie e catastali.
Come si calcola la rendita catastale
Il valore della rendita catastale si calcola moltiplicando la consistenza dell’immobile (ovvero i vani o la superficie, espressi in metri quadri) e la tariffa d’estimo, determinata dal comune dove l’immobile è ubicato, dalla zona censuaria, dalla sua destinazione d’uso, dalla tipologia e dalla categoria catastale. Dopo questa operazione, la rendita catastale va rivalutata del 5% e ulteriormente rapportata a specifici coefficienti, che differiscono in funzione della categoria catastale di appartenenza. Il valore catastale così determinato fungerà da base imponibile per le compravendite e per la determinazione delle imposte.
Dove si trova la rendita catastale
Per immobili dotati di identificativi catastali quali foglio, particella e/o mappale, subalterno (e dunque correttamente accatastati e censiti al catasto), la rendita catastale è rintracciabile sia nell’atto di acquisto che nella visura catastale.
Vedi anche: Come si legge una Visura Catastale
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