IMU, le risposte si avvicinano

Da oggi si apre una settimana che sarà decisiva (per usare un eufemismo) per il nostro futuro economico, ed in particolare per ciò che concerne l’IMU, la tassa sugli immobili. E’ questo, infatti, l’ordine del giorno (ma anche della settimana tutta) di Governo e Parlamento. Non a caso si riunirà giovedì 18 luglio quella che viene chiamata la “cabina di maggioranza” che avrà il compito di decidere e prendere una decisione sul futuro dellIMU.

Sul tavolo ci saranno tutte le proposte che sono state accennate fino ad ora:

– abolizione totale, che viene richiesta a gran voce dal Pdl. Infatti la proposta sarebbe quella di “trasformare” la sospensione di giugno in un’abolizione definitiva dell’imposta.

– tetto ISEE, quindi un’esenzione rivolta a tutte quelle famiglie che hanno un reddito annuo (ISEE) inferiore a 15.000 euro.

– franchigia più alta: l’intenzione del Pd è quella di innalzare le detrazioni fino a 600 euro non far pagare l’IMU al 75 – 80% dei proprietari di prime case a dicembre.

– un’altra possibile risposta sarebbe la service tax, ovvero una tassa unica, che potrebbe entrare in vigore a partire dal 2014, e con la quale si pagherebbe la Tares, i servizi e l’IMU direttamente al comune.

I leader politici, dunque, giovedì 18 luglio si riuniranno a tavolino e discuteranno sulle varie proposte, cercando una soluzione univoca. Quello che potrebbe accadere è che non si trovi un accordo e che le proposte redatte dai “tecnici” non vengano condivise dai più. Ciò sarebbe traducibile in un rinvio della pratica all’autunno. Con conseguente ignoranza da parte dei cittadini, i quali non sapranno almeno fino a settembre o ottobre come dovranno comportarsi con la tassa sugli immobili.

All’IMU si aggiunge il problema della copertura, e quindi dell’Iva. Ricordando che il decreto sul lavoro ha slittato letteralmente l’aumento dell’aliquota dal 21 al 22% al primo ottobre. Questa soluzione è stata contestata da più parti in quanto al momento occorrono delle risorse monetarie; proprio per questo i tecnici dell’Esecutivo stanno studiando una soluzione alternativa: un nuovo intervento di spending review.

Dunque, è ancora tutto da scoprire. Come si muoverà questa riforma economica in Italia? Al momento possiamo solo aspettare la “riunione” del 18 luglio, giovedì di questa settimana, per capire la reale intenzione dei nostri politici.

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