Legge stabilità 2015, confermati il bonus di 80 euro e le detrazioni Irpef

Bonus 80 euro anche per il 2015

Il bonus in busta paga, nel 2015, diventa strutturale. Se il reddito fisso percepito oscilla tra gli 8 e i 24mila euro, l’importo garantito è di [textmarker color=”C24000″]960 euro annui[/textmarker]. L’agevolazione decresce se si guadagnano più di 24mila euro, fino ad azzerarsi a quota 26mila.
Unica nota stonata: niente bonus per pensionati e partite Iva. L’estensione a queste categorie avrebbe richiesto risorse al momento non disponibili.

Congelati canone Rai 2015 e aliquote Imu-Tasi

A rimanere fissi, nel 2015, saranno anche l’importo del canone Rai ([textmarker color=”C24000″]113.50 euro[/textmarker]) ed il tetto massimo delle aliquote Imu-Tasi imponibile dai comuni. La soglia del [textmarker color=”C24000″]2.5 per mille[/textmarker] potrà essere sforata solo fino a quello [textmarker color=”C24000″]0.8 per mille[/textmarker] in più che anche nel 2014 ha rappresentato l’aliquota aggiuntiva applicabile a discrezione dei comuni stessi.

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Bonus bebè

Il 2015 agevolerà 330mila famiglie con il cosiddetto bonus bebè.
Per i genitori con bambini nati o adottati entro il 31 dicembre 2015 e con redditi fino a 25mila euro (non più fino ai 90mila inizialmente previsti), saranno garantiti [textmarker color=”C24000″]80 euro al mese per tre anni[/textmarker]. Il bonus raddoppierà, raggiungendo 160 euro al mese per tre anni, se la famiglia ha un valore Isee inferiore ai 7mila euro.

Detrazioni Irpef

[paragraph_left][block]Detrazioni Irpef 2015[/block][block]Sui bonus relativi alle ristrutturazioni edilizie, all’acquisto di elettrodomestici e mobili, e alla riqualificazione energetica delle case, la legge di stabilità 2015 ha previsto una proroga per tutto l’anno nuovo.
In caso di ristrutturazioni, dunque, sarà possibile percepire ancora un bonus pari al [textmarker color=”C24000″]50%[/textmarker] per spese sostenute nel 2015 non superiori ai 96mila euro per unità immobiliare. Dall’1 gennaio 2016, poi, l’agevolazione proseguirà al [textmarker color=”C24000″]36%[/textmarker]. In relazione alle detrazioni Irpef del 50% per chi acquista per case ristrutturate mobili ed elettrodomestici, il tetto massimo delle spese utili è invece di 10mila euro.
La detrazione del [textmarker color=”C24000″]65%[/textmarker], prevista per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, è infine valida per chi nel 2015 fa acquisti anche per lavori su parti comuni condominiali o su tutte le unità che compongono il condominio.[/block][/paragraph_left]

Tfr in busta paga

Confermata dalla legge di stabilità 2015, l’opzione volontaria di farsi rilasciare il Tfr in busta paga sarà valida per i dipendenti del settore privato e per il [textmarker color=”C24000″]periodo di paga[/textmarker] che va dall’1 marzo 2015 al 30 giugno 2018. La quota aggiuntiva inserita in busta, tuttavia, rimarrà assoggettata alla tassazione ordinaria, senza costi per le imprese.

Detassazione Irap

Il nuovo piano dell’esecutivo Renzi per il 2015 ha guardato alle imprese con occhio benevolo, concedendo la deducibilità totale dell’Irap per i nuovi contratti. Per 1.4 milioni di autonomi, inoltre, è previsto un credito d’imposta del 10%. Una boccata d’aria per queste imprese senza dipendenti che, impossibilitate a dedurre dall’Irap il costo del lavoro e prive del bonus, sarebbero state penalizzate dall’aumento dell’aliquota Irap dal 3.5% al 3.9% previsto dalla legge di stabilità.

Iva

[paragraph_left][block]Legge di stabilità 2015 Iva[/block][block]Secondo le nuove disposizioni, l’Iva sulle prestazioni di servizi e cessioni di beni effettuate verso la pubblica amministrazione sarà versata direttamente dagli enti pubblici. I fornitori della pubblica amministrazione come enti ospedalieri, aziende sanitarie o camere di commercio dovranno dunque emettere fattura con Iva, e ricevere il pagamento al netto dell’imposta sul valore aggiunto.
L’aliquota Iva del 10%, poi, subirà un aumento di due punti percentuali dall’1 gennaio 2016 e di un ulteriore punto dal 2017. Stesso incremento di due punti spetterà dal 2016 all’aliquota Iva del 22%, che salirà di un altro punto ancora tra due anni, e dal 2018 di un ulteriore 0.5%.
L’imposta è agevolata fin da quest’anno per gli ebook, che passeranno dall’Iva al 22% a quella al 4%.[/block][/paragraph_left]

Nuovo regime  forfettario per i minimi 2015

Sul regime dei minimi per il 2015, la legge di stabilità ha confermato l’aliquota d’imposta sostitutiva pari al 15%, da calcolare in base all’attività lavorativa svolta. Permangono anche i limiti di reddito inizialmente previsti. In relazione al tipo di attività, la soglia dei ricavi per usufruire del nuovo regime forfettario andrà infatti da un minimo di [textmarker color=”C24000″]15mila euro[/textmarker] per i professionisti ad un massimo di [textmarker color=”C24000″]40mila [/textmarker]per ristoratori ed albergatori. Gli altri requisiti per passare al nuovo sistema tariffario sono il limite di non oltre 5mila euro per i compensi ai dipendenti, quello per i beni strumentali non superiore ai 20mila, e la prevalenza di lavoro autonomo se si incassano anche redditi di lavoro dipendente o di pensione.
A differenza del precedente, l’iscrizione al nuovo regime dei minimi 2015 non prevede il rispetto di alcuna età anagrafica per il conseguimento ed il mantenimento nel sistema.

Fonti Altalex, Business Online, Il Sole 24 Ore, Leggi Oggi

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