Fisco, lotta all’evasione per 2 miliardi in più nel 2015

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Piano di recupero

Si aggirano tra i 180 e i 200 i miliardi che sfuggono alle entrate, se si considerano imposte quali Irap, Irpef, Ires, Iva e addizionali, contributi e tasse locali. I 2 miliardi in più che il governo intende recuperare rappresenterebbero dunque solo l’1% del totale evaso. Operazione resa tra l’altro difficile dalla modalità di riscossione delle cifre contestate. Tanto che, con l’attuazione della delega fiscale, si prevede un riassetto delle forme di recupero tale da portare, sul fronte delle imposte locali, anche la messa all’angolo di Equitalia.

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Cosa farà il governo Renzi per la lotta all’evasione fiscale

Secondo quanto riportato sulla carta della delega fiscale, l’esecutivo dovrà sia definire un metodo per calcolare l’evasione fiscale che stendere un rapporto annuale sulle tasse non pagate, concentrandosi sulle aree dove il rischio evasione è più alto.
In merito agli strumenti utili per il monitoraggio, Renzi punta soprattutto sull’incrocio delle informazioni nelle banche dati. Un lavoro non indifferente, vista la necessità di interconnettere tra loro circa 128 archivi dell’amministrazione finanziaria. A tal proposito, l’introduzione dell’obbligo, dal 6 giugno prossimo, della fattura elettronica per chi lavora con ministeri, agenzie fiscali, enti previdenziali (obbligo che si estenderà a tutta la pubblica amministrazione anche a livello locale a partire dal 31 marzo 2015), potrebbe rivelarsi un veicolo di informazioni efficace contro gli evasori.

La tempistica

Il governo, secondo la delega fiscale, dovrà presentare la propria relazione sull’evaso alle camere entro il prossimo 23 giugno, per fare il punto sui risultati 2013 e su ciò che è già stato fatto e ancora si può fare nel 2014.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore