Processo civile telematico, scatta il deposito online per le cause civili

Disposizioni sul processo civile telematico

Per le [textmarker color=”C24000″]cause civili avviate dal 30 giugno[/textmarker] di quest’anno, è confermato l’obbligo di depositare gli atti processuali ed i documenti solo in via telematica. Ad essere coinvolti nel provvedimento voluto dal governo Renzi, i magistrati (per i decreti ingiuntivi), gli avvocati, i soggetti nominati o delegati dall’autorità giudiziaria e quelli nominati dalle parti (come i consulenti tecnici d’ufficio e di parte), i curatori, i commissari giudiziali, i liquidatori, i commissari liquidatori e i commissari straordinari. Oltre agli atti processuali, vanno online anche quelli di parte e i provvedimenti dei magistrati per decreto ingiuntivo e per la fase monitoria, pur se già avviati.

[b_tribunale]

Niente obbligo per i procedimenti precedenti

Il decreto 90/2014 non fa scattare l’obbligo di utilizzo del canale digitale per le cause civili in corso prima del 30 giugno. Per questo genere di procedimenti, infatti, la disposizione resterà facoltativa ma fino al 31 dicembre prossimo, data dalla quale il deposito online si tramuterà in obbligo. Prorogata al 30 giugno 2015 è poi l’entrata in vigore del processo telematico per i procedimenti di fronte alla corte d’appello.
Per entrambe le tipologie di procedimenti senza obbligo immediato, comunque, la disposizione potrebbe essere anticipata dal ministro della giustizia con un decreto.

Procedura di deposito online per gli avvocati

Gli avvocati che hanno l’obbligo di depositarlo telematicamente, devono convertire l’atto in pdf testuale accreditandosi presso il punto di accesso all’infrastruttura del processo civile telematico.
Dopo l’accesso, sarà sufficiente seguire le indicazioni e compilare gli appositi campi proposti dal sistema. Si tratterà dei dati identificativi della parte assistita, della sua posizione nel procedimento, dei codici relativi a oggetto e materia della controversia, del tipo di atto da depositare, di ufficio giudiziario, sezione e giudice designati per il procedimento.
Una volta compilati i campi richiesti, il sistema suggerirà di includere nella busta l’atto da depositare (e gli eventuali documenti), dando indicazioni su come farlo. Qualora ci siano atti da firmare digitalmente, sarà sufficiente digitare nello spazio il pin della firma digitale. Sarà infine necessario generare la busta ed inviarla tramite pec dal legale all’ufficio giudiziario competente per il deposito online.

Fonti Il Sole 24 Ore

[spacer style=”2″ icon=”9998″]