Rateizzazione Equitalia per le società, presentare il bilancio non basta

Cosa devono presentare le società per ottenere la rateizzazione Equitalia

Secondo le ultime direttive emanate da Equitalia, società di capitali, cooperative e consorzi che vogliano richiedere la [textmarker color=”C24000″]rateizzazione [/textmarker]dei loro [textmarker color=”C24000″]debiti [/textmarker]con [textmarker color=”C24000″]Equitalia [/textmarker]devono presentare tre documenti, tanto per la rateizzazione ordinaria (per importi superiori a 50mila euro) quanto per quella straordinaria (per debiti di qualsiasi importo). Nello specifico, bisogna inviare una visura camerale aggiornata, il prospetto per la determinazione degli indici di liquidità e alfa, e una copia dell’ultimo bilancio approvato e depositato presso il registro delle imprese.

Quand’è che il bilancio va sostituito con una nuova relazione economico patrimoniale

Le disposizioni Equitalia, tuttavia, sono diverse in merito al bilancio. Se quest’ultimo fa infatti riferimento ad un esercizio chiuso da oltre sei mesi, per avere la rateizzazione Equitalia l’agente di riscossione vuole che la società produca una nuova relazione economico patrimoniale, annuale o infrannuale.

Cos’è la nuova relazione economico patrimoniale per chiedere la rateizzazione Equitalia

La nuova relazione economico patrimoniale, che rappresenta una sorta di bilancio aggiornato, per essere valida ai fini della domanda di rateizzazione Equitalia per società di capitali e cooperative deve essere redatta non più di due mesi prima della presentazione dell’istanza, e approvata dall’assemblea dei soci o dall’organo di controllo contabile. Inoltre, la nuova documentazione deve contenere tutti i dati del debito complessivo Equitalia.

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Cosa succede se non la società non segue le disposizioni per la rateizzazione Equitalia

Qualora società, cooperative o consorzi non rispettino tali direttive Equitalia per richiedere il pagamento a rate dei debiti, non potranno usufruire della rateizzazione e saranno obbligate a versare il debito in soluzione unica per evitare le misure cautelari che Equitalia ha facoltà di avviare contro di loro.

L’alternativa: fare domanda di sospensiva giudiziale

Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di richiedere la sospensiva giudiziale alla commissione tributaria presso cui pende il ricorso contro l’atto di accertamento o la cartella del debito. Ma anche in questo caso, in attesa che venga presa una decisione da parte della commissione e in mancanza del versamento del debito Equitalia può avvalersi dell’attivazione delle misure cautelari.

Fonti Il Sole 24 Ore

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