Rottamazione bollo auto ed Imu, via libera alla pace fiscale

Rottamazione Imu e bollo auto, il sì dal decreto crescita

La rottamazione di bollo auto, Imu e Tasi è stata confermata anche per i comuni che, negli anni scorsi, hanno affidato la riscossione di tali imposte locali ad enti privati diversi da Equitalia. L’articolo 15 del decreto crescita dà infatti la possibilità agli enti locali di scegliere se aderire o meno alla pace fiscale.
La misura adottata dal governo consente anche ai comuni che non hanno incaricato Equitalia per la riscossione esattoriale di aderire alla rottamazione: gli enti locali che hanno detto sì alla pace fiscale hanno avuto sessanta giorni di tempo dall’entrata in vigore del decreto per informare i residenti della loro decisione tramite il sito comunale.
Ma quali sono le imposte oggetto della rottamazione?

Rottamazione, quali imposte sono coinvolte

Le cartelle esattoriali e le ingiunzioni di carattere locale (tributarie e non) che possono essere rottamate sono quelle notificate dall’1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Rimangono esclusi dalla possibilità della rottamazione i crediti derivati da procedure di condanna da parte della corte dei conti, le somme usate a titolo di aiuto di stato di carattere illegittimo, e le sanzioni penali e diverse da quelle contributive e tributarie.
In relazione alle multe stradali, la rottamazione permette di annullare solo gli interessi di mora, e non la sanzione. Quest’ultima, dunque, andrà pagata per intero dal contribuente a cui è stata notificata.

Rottamazione, come aderire

Ogni comune che ha aderito alla nuova pace fiscale dovrà disciplinare e comunicare ai propri residenti modalità e termini per aderire alla rottamazione. Il decreto crescita ha infatti individuato nei singoli comuni coinvolti i soggetti a cui affidare la disciplina e l’applicazione della sanatoria.
Gli enti locali dovranno scegliere il termine ultimo per la presentazione della domanda di rottamazione e quello entro cui l’ente locale o il concessionario abilitato dovrà notificare gli importi al debitore, nonché il numero totale di rate previsto (fermo restando che la scadenza finale per le rate non dovrà superare settembre 2021).

Rottamazione, cosa non fare per perdere il beneficio

La rottamazione delle imposte locali è un beneficio che si può perdere anche con un solo giorno di ritardo nei pagamenti. Dunque, per evitare che si annullino agevolazioni e sconti previsti dalla nuova pace fiscale è fondamentale che il debitore versi tutte le rate dovute senza alcun ritardo.