Saldo Imu, aumenta il rischio di sbagliare il calcolo

[custom_frame_center shadow=”on”] Conguaglio saldo Imu 2013[/custom_frame_center]

Il giorno della scadenza del pagamento del saldo Imu (oggi, lunedì 16 dicembre 2013) lo spauracchio dell’errore di calcolo si fa sentire. Il rischio di sbagliare aumenta nei casi in cui l’importo da versare è diverso da quello pagato in acconto, ovvero laddove i comuni hanno cambiato le aliquote 2013 dopo l’acconto di giugno (o quando il contribuente ha utilizzato le aliquote 2012 per calcolare la prima rata), e quando il contribuente non ricade nella stessa situazione per tutto il 2013, magari per un cambio di residenza o perché ha comprato, venduto o affittato casa.

Cosa serve per calcolare il saldo Imu

Se un proprietario di seconda casa ha pagato l’acconto di giugno versando metà dell’Imu dovuta per tutto il 2012 secondo l’aliquota ordinaria dello 0.86%, ma ad ottobre quello stesso comune ha alzato il prelievo all’1%, il saldo da versare oggi sarà determinato dalla differenza tra l’Imu annua 2013 calcolata in base alla nuova aliquota e l’importo già pagato per l’acconto. A complicare la faccenda può subentrare il fatto che, anche se quel contribuente ha preso residenza nella medesima casa dall’1 luglio scorso, rendendola abitazione principale per tutto il secondo semestre 2013 e quindi esente dal pagamento del saldo di oggi (a meno che non si tratti di un immobile di lusso), la nuova aliquota dell’1% continua invece ad avere valenza per tutto l’anno. Primo semestre compreso, sul quale invece il proprietario ha pagato l’imposta allo 0.86%. In una simile situazione, dove è necessario fare il conguaglio, il rischio errore si alza notevolmente, poiché il contribuente deve sottrarre ciò che ha versato in acconto dall’Imu del primo semestre – calcolando quest’ultima con aliquota dell’1% – e pagare la differenza. A complicare il quadro ci si mette un ulteriore fattore: se nel comune l’aliquota sulla prima casa è superiore allo 0.4%, il contribuente dovrà versare, entro il 16 gennaio prossimo, anche la mini Imu. Sul suo calcolo, comunque, si può aspettare, anche in virtù di possibili modifiche della normativa.

[banners]

Imu, cosa fare per non sbagliare

Il primo passo per non commettere errori è individuare l’aliquota Imu corretta, a partire dalle delibere pubblicate online sui siti dei singoli comuni da lunedì 9 dicembre. E’ importante fare particolare attenzione non solo all’aliquota ordinaria – che potrebbe essere rimasta invariata rispetto al 2012 – ma anche ad eventuali nuove percentuali che potrebbero essere state deliberate per situazioni particolari (come il prelievo al massimo per le seconde case, o possibili sconti per le abitazioni affittate con contratto a canone concordato).
Accortezza anche nel capire cosa i comuni hanno deciso di rendere assimilabile all’abitazione principale: le case di anziani o disabili sono esenti per tutto il 2013, il che può generare un credito per chi ha pagato l’acconto; le case in comodato ai figli, invece, sono considerate come le prime case – e dunque non soggette al saldo – solo a partire dall’1 luglio in poi. Dunque, se un comune ha deciso l’assimilazione per questa categoria ma ha anche aumentato l’aliquota ordinaria, il contribuente sarà esente dal saldo ma non dal conguaglio sul primo semestre.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore