Seconda rata Imu: cosa accade se la casa va ai figli

Imu

Case in comodato ai figli esenti dall’imposta municipale, tutela per gli sfratti e gli esodati, sconto dell’80% per le slot. Queste le misure che verranno votate oggi alla Camera a correzione del decreto legge sull’Imu. Correttivi pressoché definitivi, vista la scadenza sempre più vicina (il 23 ottobre) del varo del provvedimento in Senato.

Comodato d’uso

I comuni, secondo quanto è passato ieri a Montecitorio, potranno assimilare le case date in comodato ai parenti di primo grado in linea diretta all’abitazione principale, bloccando per questi immobili i pagamenti della seconda rata e rendendoli di fatto esenti dall’Imu. Un’operazione che dovrà fare i conti non solo con la capacità delle amministrazioni di trovare le risorse per estendere gli sconti, ma anche con il fattore tempo. E’ infatti necessario che la pubblicazione dei regolamenti tributari sul sito internet dell’ente (meccanismo introdotto da un altro emendamento) avvenga entro il 9 dicembre, pena la loro invalidità e dunque l’applicazione delle aliquote previste nel 2012 anche al saldo. La cancellazione della seconda rata, d’altro canto, rimane un’incognita anche per l’abitazione principale: l’operazione sarà fattibile se un provvedimento collegato alla legge di stabilità saprà trovare le coperture necessarie.

Tutela aggiuntiva per gli sfratti

Altro emendamento in ballo riguarda la possibilità del prefetto di bloccare gli sfratti anche se già decisi dal giudice. La proposta, approvata con i voti di Pd e Sel, si innesta a loro parere sulla stessa logica del sostegno prevista dal decreto originario con la dote aggiuntiva da 60 milioni al fondo affitti. La misura consentirebbe ai prefetti di adottare “misure di graduazione programmata” nell’esecuzione degli sfratti per “morosità incolpevole”, di fatto fino al blocco dello sfratto stesso. Apertamente contrari il Pdl, a partire dal capogruppo alla Camera Renato Brunetta, il quale ha chiesto che al Senato venga modificata “l’enormità” approvata ieri capace solo di “ledere gravemente il diritto di proprietà”, e la confederazione dei proprietari immobiliari (Confedilizia), secondo cui la nuova regola rappresenta “un altro grave scoraggiamento” al mercato degli affitti già colpito dalle imposte di questi anni.

Esodati e slot

La votazione oggi alla Camera e quella definitiva il 23 ottobre al Senato riguarderà altri due provvedimenti. Il primo, al costo di 57 milioni in cinque anni, prevede l’estensione della tutela previdenziale ad altri 2.500 esodati. Si tratta nello specifico di quei lavoratori (genitori o familiari diversi dai genitori) che nel 2011 hanno usufruito di congedi per assistere parenti con disabilità gravi. Il secondo emendamento si riferisce alle slot, e prevede un ulteriore sconto dell’80% per i concessionari di giochi che hanno pendenti fiscali. Una misura che abbassa al 20% (anziché il 25% previsto dal decreto originario) l’aliquota della sanatoria per le slot, a condizione che il pagamento avvenga entro i termini ed in un’unica soluzione.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore