Casellario giudiziale: come verificare la propria “fedina penale” e i carichi pendenti online

 

Casellario giudiziale: è un ufficio della Procura della Repubblica che rilascia il certificato in cui sono indicati gli eventuali provvedimenti penali, civili e amministrativi a carico di una persona.

Esistono situazioni in cui è necessario dimostrare di avere la “fedina penale pulita”.

Ciò avviene, ad esempio, quando si vuole partecipare a un concorso pubblico oppure a una gara d’appalto. O ancora quando si viene assunti per esercitare un lavoro a stretto contatto con i minori.

In questi e anche in altri casi, è necessario esibire il certificato del casellario giudiziale (o giudiziario).

Rilasciato da un apposito ufficio presente in tutte le Procure della Repubblica, contiene le informazioni su eventuali condanne definitive a carico di un soggetto.

Non sono indicate, invece, notizie su eventuali procedimenti in corso, i cosiddetti carichi pendenti, per i quali bisogna recuperare un altro certificato apposito: il certificato carichi pendenti.

Ma cos’è il casellario giudiziale? Cos’è e cosa contiene il certificato rilasciato? E come è possibile ottenerlo, anche online.

Scopri tutto ciò che ti serve sapere leggendo la nostra breve guida.

 

 

 

 

Cos’è il casellario giudiziale?

Il casellario giudiziale è uno sportello presente in ogni Procura della Repubblica, deputato a rilasciare a chi lo richieda il proprio certificato del casellario giudiziale.

Tale certificato “contiene indicazioni sui provvedimenti in materia penale, civile e amministrativa” (Ministero della Giustizia).

In genere, quando si parla di casellario giudiziale ci si riferisce al certificato rilasciato dall’ufficio.

Prima del 26 ottobre 2019, data di entrata in vigore del D.lgs. n. 122/2018 era possibile richiedere tre tipologie di certificati differenti:

1. Certificato civile, contenente tutti i provvedimenti relativi alla capacità di intendere e di volere del soggetto: provvedimenti di inabilitazione, di interdizione giudiziale, di interdizione legale, di nomina dell’amministratore di sostegno, di fallimenti (fino al 1° gennaio 2008), di provvedimenti di espulsione (e relativi ricorsi)

2. Certificato penale, con l’indicazione dei provvedimenti penali passati in giudicato, cioè quelli per i quali sono stati espletati i tre gradi di giudizio previsti dall’ordinamento italiano (Tribunale, Corte d’Appello e Corte di Cassazione); oltre alle sentenze definitive, erano indicate anche le sanzioni interdittive

3. Certificato generale, contenete tutte le informazioni in merito a procedimenti amministrativi, civili e penali

Con l’entrata in vigore del D.lgs. n. 122/2018, il casellario giudiziale è unico. Quindi, certifica non solo la “fedina penale”, ma anche quella civile e amministrativa.

Inoltre, se il richiedente è un cittadino italiano, il documento attesta la presenza o meno di iscrizioni nel casellario giudiziale europeo.

Quali sono, dunque, le vicende giuridiche annotate nel casellario giudiziale?

 

Casellario giudiziale: quali reati contiene?

Il casellario giudiziale riporta le condanne definitive, ovvero quelle che sono state emesso dopo che l’imputato ha subito i tre gradi di giudizio previsti dal nostro ordinamento e che non possono essere modificate (salvo casi eccezionali previsti per legge).

In base all’articolo 3 del Decreto legislativo del 14 novembre 2022, n. 313, si iscrivono nel casellario giudiziale:
a) le condanne penali definitive, pronunciate anche da autorità giudiziarie straniere se riconosciute in Italia, fatte salve le fattispecie per le quali è prevista la definizione in via amministrativa o l’oblazione
b) i provvedimenti definitivi relativi alle pene (comprese le sospensioni condizionali), le misure di sicurezza personali e patrimoniali, gli effetti penali della condanna, l’amnistia, l’indulto, la grazia, la dichiarazione di abitualità o di professionalità nel reato, di tendenza a delinquere
c) le pene accessorie
d) le misure alternative al carcere
e) i provvedimenti di rilascio con la condizionale
f) i provvedimenti giudiziari definitivi in cui l’imputato è stato prosciolto oppure il giudice ha dichiarato il non luogo a procedere per difetto di imputabilità, o disposto una misura di sicurezza, o ancora se è stata dichiarata la non punibilità per particolare tenuità del fatto
g) le condanne passate in giudicato per sanzioni sostitutive e provvedimenti di conversione
h) i provvedimenti giudiziari del pubblico ministero relativi alla sospensione della detenzione, al computo della custodia cautelare e delle pene espiate senza titolo e al concorso di pene
i) i provvedimenti giudiziari che convertono le pene restrittive in pene pecuniarie
l) le condanne definitive relative alle misure di sorveglianza, con l’indicazione del divieto o dell’obbligo di soggiorno
m) i provvedimenti giudiziari relativi alla riabilitazione;
n) le condanne passate in giudicato di interdizione, di inabilitazione e di revoca, oltre che i decreti di nomina, di modifica o di revoca dell’amministrazione di sostegno
o) i provvedimenti giudiziari di espulsione o di sanzione sostitutiva o alternativa alla detenzione (e relativi ricorsi)
t) i provvedimenti di correzione dei provvedimenti già iscritti

 

 

Casellario giudiziale: quali reati non contiene?

Non tutte le iscrizioni sono presenti nel certificato del casellario giudiziale, prime fra tutte quelle che non sono passate in giudicato, ovvero che non sono definitive.

L’articolo 24 del D.lgs. n. 313/2022 ne riporta l’elenco:
1. le condanne per le quali il giudice ha ordinato che non se ne faccia menzione nel certificato (per pene detentive non superiori a due anni o per una pena pecuniaria non superiore a un milione), con la possibilità che la non menzione venga revocata
2. le condanne per contravvenzioni punite con la sola ammenda e le condanne per reati estinti
3. le condanne per reati per i quali è avvenuta una causa speciale di estinzione
4. le condanne per le quali è stata definitivamente applicata l’amnistia o dichiarata la riabilitazione
5. i provvedimenti che prevedono una pena non superiore ai due anni di carcere congiunta a pena pecuniaria
6. le condanne per fatti che la legge non considera più come reati
7. i provvedimenti che dichiarano la non punibilità
8. i provvedimenti relativi a misure di sicurezza conseguenti a sentenze di proscioglimento o di non luogo a procedere
9. i provvedimenti non definitivi che riguardano l’applicazione delle misure di sorveglianza speciale semplice con divieto o con obbligo di soggiorno
10. i provvedimenti emessi dal giudice di pace o da un giudice diverso, però, sempre di competenza del giudice di pace
11. le revoche dei provvedimenti di interdizione, di inabilitazione e dell’amministrazione di sostegno
12. i provvedimenti che sospendono i procedimenti giudiziari perché viene applicata la messa alla prova e quelli che dichiarano estinto il reato grazie al buon esito della prova stessa

Per sapere qual è lo status della tua fedina penale clicca qui.

 

Chi può richiedere il certificato del casellario giudiziale?

Il primo comma dell’art 24 del D.lgs. n. 313/2022 recita: “L’interessato ha il diritto di ottenere il certificato senza motivare la richiesta”.

Dunque, per legge il documento può essere richiesto solo dal diretto interessato o da un suo delegato. Il richiedente e il soggetto sui cui reperire le informazioni devono coincidere.

In alternativa, è possibile che la richiesta avvenga tramite un soggetto terzo che, però, deve essere munito di adeguata delega.

Tuttovisure.it si pone come un intermediario e può interrogare il sistema telematico del casellario giudiziario. Per ottenere il proprio certificato del casellario giudiziale e verificare la propria “fedina penale”, clicca qui.

Ci sono, comunque, casi particolari in cui a richiedere il documento sia un soggetto terzo, a parte il delegato, come:
• il genitore, il tutore o comunque chi ha la potestà genitoriale in caso di richiesta del certificato inerente a un minore
• il tutore per documenti che riguardano una persona interdetta
• un delegato, se la ricerca riguarda un detenuto
• il datore di lavoro, munito di delega rilasciata dal dipendente, in caso di assunzione per lavori che devono essere svolti a stretto contatto con minorenni (il cosiddetto certificato antipedofilia). Per saperne di più leggi l’articolo “Certificato Antipedofilia: cos’è, quando è obbligatorio e come richiederlo”
• i rappresentati legali dei partiti o dei movimenti politici

A proposito dell’ultimo punto, con l’entrata in vigore del Decreto-legge n.77/2021 (convertito in Legge n.108/2021), i rappresentati legali dei partiti o dei movimenti politici (o loro delegati) possono richiedere il certificato del casellario giudiziale dei candidati delle proprie liste elettorali. La richiesta, però, deve essere autorizzata dal candidato. La novità, introdotta a partire dal 31 luglio 2021 risponde all’esigenza di avere una maggiore trasparenza nelle elezioni amministrative.

Per recuperare il certificato che attesta lo status della propria fedina penale è necessario rivolgersi all’ufficio del casellario giudiziale più vicino. Oppure, e in maniera ancor più semplice, basta richiederlo tramite Tuttovisure.it per riceverlo in una decina di giorni senza muoversi da casa. E’ sufficiente compilare il modulo preimpostato di delega e i pochi campi del form che trovate cliccando qui.

Per le Onlus esistono esenzioni speciali: dietro una specifica dichiarazione firmata dal titolare dell’organizzazione del Terzo settore, è possibile beneficiare dell’esenzione dal pagamento delle marche da bollo, mentre restano a carico i costi dei diritti di segreteria.

 

casellario giudiziale

 

A cosa serve il certificato del casellario giudiziale?

In teoria, il documento può essere richiesto senza specificarne il motivo. Nella pratica si richiede se un motivo c’è.

Vi sono vari ambiti in cui è indispensabile provare di avere la fedina penale pulita come, ad esempio:
• per partecipare ai concorsi pubblici
• per partecipare alle gare di appalto
• per firmare contratti di lavoro in ambienti in cui sono presenti minori
• in caso di pratiche di adozione
• per richiedere il permesso di soggiorno o per richiedere la cittadinanza
• in caso di controversie di lavoro o che riguardino la previdenza o l’assistenza obbligatoria
• per i procedimenti nei quali si può ottenere il gratuito patrocinio
• per presentare domanda di riparazione dell’errore giudiziario
• per motivi elettorali

Come sopra specificato, il certificato del casellario giudiziale ingloba solo le notizie inerenti alle condanne definitive, mentre nulla dice su quelle in corso.

Potrebbe capitare che sia necessario provare di avere la fedina penale pulita a 360°, ovvero che non ci siano procedimenti aperti.
In questo caso è necessario richiedere un altro tipo di documento: il certificato dei carichi pendenti.
Esso evidenzia se un soggetto sia attualmente imputato in uno dei tre gradi di giudizio. A differenza dell’altro certificato non va richiesto presso il casellario giudiziale, ma presso la Procura della Repubblica presso la quale il procedimento è in corso.
Tuttovisure.it è in grado di fornire anche questo documento in aggiunta al certificato giudiziale o singolarmente.

 

Ottenere certificato online con Tuttovisure.it

Tuttovisure.it permette di ottenere online il certificato del casellario giudiziale.

Il primo passo è compilare i campi del form che trovi cliccando qui, che sono:
• Nome e cognome
• Codice fiscale
• Data e luogo di nascita
• Provincia, Comune e indirizzo di residenza (con espressa indicazione se la residenza è all’estero)
• Uso del certificato (Amministrativo, Emigrazione, Lavoro, Adozione, Richiesta da parte di ONLUS)

Successivamente è possibile indicare se si vuole optare per differenti servizi aggiuntivi:

Avvisami via SMS: consente di ricevere un messaggio di avviso nel momento in cui è disponibile il documento

Opzione per uso estero: il certificato del casellario giudiziale è valido legalmente su tutto il territorio nazionale. Può accadere, però, che serva fuori dai confini nazionali e debba essere presentato a un’autorità straniera. In questo caso, affinché sia probatorio anche all’estero, è necessario apporre al documento la cosiddetta apostilla o una legalizzazione (per saperne di più leggi l’articolo “Apostilla e legalizzazione di un certificato giudiziale cosa sono e come richiederle online”

Certificato carichi pendenti: come scritto, potrebbe essere utile associare al casellario giudiziale anche il certificato dei carichi pendenti per provare l’esistenza o meno di procedimenti amministrativi, penali o civili in fase di svolgimento

Infine, Tuttovisure.it offre la possibilità di poter scegliere la modalità di ricezione che meglio si adatta alle proprie esigenze, selezionando una delle seguenti alternative:
I. Via e-mail
II. Lettera raccomandata
III. Corriere espresso
IV. Invio internazionale (con l’indicazione del Paese di destinazione)

Una volta compilato e trasmesso il form si riceveranno le istruzioni per completare l’iter.

Tuttovisure.it si pone come un delegato. Quindi, si dovrà consegnare ai nostri consulenti il modulo 5 di delega munito di firma e una copia leggibile di un documento di identità.

I nostri consulenti sono a vostra disposizione per tutti i chiarimenti necessari e per assistervi nella procedura di richiesta. Potete rivolgersi a loro in orario di ufficio via e-mail o via chat.

 

 

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