Castelli e case di lusso, l’Imu si paga

Versamento Imu per case di lusso

Pagamento Imu abitazioni signorili

Il catasto le considera abitazioni di lusso, e Renzi ha confermato che saranno ancora oggetto del pagamento dell’Imu. Si tratta di ville, castelli e residenze storiche, che saranno ancora assoggettate alla tassa sulla casa, secondo quanto ha confermato il premier sulla sua pagina Facebook.
In termini numerici, si tratta di circa 73mila prime case, suddivise nelle categorie A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) ed immobili di pregio storico-artistico. Il gettito annuale proveniente da queste abitazioni si aggira intorno ai 90 milioni di euro.

Confermata Tasi aggiuntiva dello 0.8 per mille

Ritorna sul tavolo anche l’aliquota aggiuntiva dello 0.8 per mille di Tasi, applicabile sugli immobili che non sono prima casa allo scopo di toccare quota 11.4 per mille come sommatoria di Imu e Tasi. In tal modo, i comuni guadagnerebbero circa 350 milioni di euro, ma l’introduzione dell’aliquota aggiuntiva rischia di far lievitare il conto sugli altri immobili nei comuni dove finora non era stata introdotta, o dove era stata riservata solo alle prime case.

Riforma del catasto rimandata

Mancata riforma del catasto

A complicare il quadro della situazione immobiliare è anche la mancata riforma del catasto. Inserita nella legge delega della riforma fiscale ma poi rimandata dall’esecutivo, la manovra avrebbe avviato un lavoro di bonifica e riallineamento di tutti i dati catastali, consentendo di aggiornare e riclassificare quanto registrato al catasto. Attualmente, infatti, su un totale di quasi 61 milioni di unità immobiliari censite nelle categorie A, B e C, circa 3 milioni non hanno la planimetria, e per circa 0.3 milioni di unità con planimetria non si può ancora calcolare la superficie.

Fonti Ansa, Il Sole 24 Ore

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