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Sui beni agricoli – ma con riserva – e sulle 74mila case di lusso accatastate in A1, A8 e A9 è quasi certo che il saldo Imu si pagherà. Confermata l’esenzione, invece, per tutte le altre abitazioni principali, mentre per seconde case, capannoni, negozi e alberghi la modalità di calcolo dell’imposta è ancora tutta da decidere. Sono queste le conclusioni a cui sono giunti i tecnici che ieri hanno lavorato fino a sera sul nodo Imu. Tra le novità in campo, due tipologie di abitazioni escluse dal saldo, nonostante abbiano già pagato l’acconto.
Nodi da sciogliere
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La questione degli immobili agricoli, il cui saldo Imu vale 347 milioni di euro, è uno dei tasti dolenti che ieri ha tenuto i tecnici del governo inchiodati agli scranni fino a tarda sera. Insieme ad un altro tema spinoso, quello dei rimborsi ai comuni. La conclusione a cui si è arrivati, per l’esenzione di fabbricati e terreni agricoli, è che tutti sono tornati a chiederla a viva voce, da Sel a Forza Italia a Lega, accompagnati dal ministro dell’agricoltura Nunzia De Girolamo (Nuovo centrodestra) che ha ricordato i propri “interventi continui in tutte le sedi competenti” per centrare l’obiettivo esenzione. Ma il problema delle coperture, com’è ovvio, resta. Al punto che, per il 2014, le regole in vigore sembrano già inglobare fabbricati e terreni rurali fra i soggetti tenuti a versare l’Imu.
Sulle aliquote su cui calcolare l’imposta per seconde case, capannoni, negozi e alberghi, e a fronte del correttivo parlamentare che ha stabilito che i comuni possono pubblicare le nuove aliquote fino al 9 dicembre – lasciando così a contribuenti e professionisti solo cinque giorni lavorativi per calcolare il giusto valore e pagarlo – si potrebbe arrivare ad una soluzione riconsiderando la proposta avanzata dal Pd in commissione finanze: rendere efficaci per il saldo solo le aliquote pubblicate entro oggi e, nei comuni più lenti, calcolare l’ultima rata in base ai parametri dell’anno scorso. In tal modo, si rimanderebbe all’acconto 2014 l’eventuale conguaglio con i nuovi valori.
Certezze e nuove esenzioni
Confermata l’esenzione Imu per le abitazioni principali e l’espansione della categoria delle case di lusso a cui toccherà in sorte il pagamento del saldo, ad essere escluse dall’esborso saranno con ottime probabilità anche le case delle cooperative a proprietà indivisa destinate ad abitazione principale.
Due nuove tipologie di immobili su cui è già stato pagato l’acconto saranno invece escluse dal saldo: le abitazioni di militari e appartenenti a polizia e vigili del fuoco, e gli immobili merce, ovvero i fabbricati che l’impresa costruttrice non è riuscita a vendere o affittare. Per le abitazioni delle forze dell’ordine, è prevista l’esenzione a condizione che gli immobili non siano nelle categorie di lusso e che siano gli unici di proprietà del contribuente. Quest’ultimo, per ottenere l’esenzione, dovrà presentare una dichiarazione in cui attesta gli identificativi catastali dell’immobile in questione, e di possedere i suddetti requisiti.
Simona Di Michele
Fonti Il Sole 24 Ore