Imu e Tasi 2015, le aliquote rischiano di rimanere quelle dell’anno scorso

Decreto enti locali, l’accordo tra Anci e governo

I sindaci possono tirare un sospiro di sollievo. L’accordo tra il governo e l’associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) gli permetterà infatti di [textmarker color=”C24000″]presentare i bilanci preventivi[/textmarker] con un margine di tempo più ampio, grazie alla proroga che ha fatto slittare il termine [textmarker color=”C24000″]dal 31 maggio al 30 luglio[/textmarker]. Una decisione che, in attesa del decreto enti locali in via di approvazione lunedì prossimo, rischia di allungare i tempi anche per la definizione delle nuove aliquote Imu e Tasi 2015.
I contribuenti, insomma, potrebbero trovarsi a pagare l’acconto delle imposte immobiliari in scadenza al 16 giugno con le stesse aliquote stabilite per il 2014.

Imu 2015, chi deve pagarla

A dover versare l’Imu 2015 saranno i proprietari di tutti gli immobili – ad eccezione delle prime case – tranne coloro che possiedono terreni agricoli presenti nei comuni montani e parzialmente montani.

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Aliquote Imu e Tasi 2015

Per pagare l’acconto di Imu e Tasi 2015 entro il 16 giugno, dunque, è probabile che le aliquote rimangano quelle dello scorso anno.
Potrà allora succedere che a Milano l’aliquota Tasi sulle prime case rimanga al 2.5 per mille, con detrazioni da 24 a 115 euro in base al valore della rendita catastale, e che le aliquote relative all’Imu 2015 restino le massime per seconde case ed altri immobili. Ancora, a Napoli l’aliquota Imu 2015 potrebbe assestarsi sul 10.6 per mille per seconde case ed altri immobili, mentre l’aliquota Tasi potrebbe permanere al 3.3 per mille sulla prima casa, con una detrazione annuale di 150 euro per le rendite fino a 300 euro, ed un’altra – sempre annuale e sempre di 100 euro – per valori immobiliari oltre tale soglia.
A Genova e a Bari l’aliquota Tasi potrebbe fissarsi anche per il 2015 al limite massimo del 3.3 per mille sulle prime case – con detrazioni determinate dall’Isee del nucleo familiare – ed al 10.6 per mille per gli altri immobili.
Al momento una delle grandi città che ha già deliberato sulle nuove aliquote 2015 è Bologna. Qui l’acconto Imu 2015 verrà pagato sulla base dello 0.6% di aliquota, mentre quello della Tasi 2015 passerà dal 3.3 per mille del 2014 al 4.3 per mille per quest’anno.

Fonti Business Online, Il Sole 24 Ore, Repubblica

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