IMU, ecco la soluzione

Finalmente è arrivato il fatidico giorno che milioni di famiglie italiane aspettavano: infatti ieri è stato il giorno della verità per quel che riguarda l’imposta dell’IMU. Il consiglio dei ministri nel tardo pomeriggio ha indetto una conferenza stampa, nel corso della quale il premier Enrico Letta ha ufficialmente formalizzato quel che accadrà nel nostro futuro prossimo. Tre sono le tappe da seguire per revisionare quest’imposta: la prima riguarda la rata di settembre che verrà coperta con il contenuto del decreto che ottiene oggi il via libera del Cdm; via anche la rata di dicembre grazie ad un provvedimento che verrà approvato nelle prossime settimane grazie alla legge di stabilità; ed introduzione a partire dal 2014 della Service Tax, ovvero una tassa unica che riguarderà sia la gestione dei rifiuti urbani e sia la copertura dei servizi indivisibili, seguendo delle regole che verranno stabilite con la prossima legge di stabilità.

packImm300x150
calcolaIMU300x150

Così Letta ha commentato l’operazione riguardante l’IMU:

«La facciamo senza modificare il saldo dei conti pubblici e dunque il messaggio che diamo a Bruxelles è che facciamo questa operazione rimanendo sotto il 3% del rapporto deficit/pil. La service tax  non è un’Imu camuffata. Con questo dl l’Esecutivo dimostra coesione. Ora possiamo guardare al futuro del Governo con maggiore fiducia» 

Ecco in sostanza cosa accadrà:

Prima casa: nessuna rata per l’IMU sulla prima casa in questo 2013, e addio per sempre dal 2014. Nel decreto legge del quale si occuperà il Governo a metà ottobre verranno individuate le varie e necessarie coperture per l’abolizione della seconda rata. Dal 2014 poi l’IMU sparirà perché verrà “inglobata” dalla service tax.

Imprese: anche per le imprese le notizie sono più che buone. Questo perché il decreto legge che è stato ieri all’ordine del giorno ha reso deducibile l’imposta municipale unica (IMU) dalle imposte sui redditi sia per le imprese che per quanto riguarda gli esercenti arti e professioni. Questa modifica riguarderà quasi certamente il 50% dell’imposta. E per quanto riguarda questo 2013, la deducibilità riguarderà anche la rata pagata precedentemente all’entrata in vigore del decreto legge. Unico neo: è stata confermata l’indeducibilità integrale dell’IMU dall’Irap.

Edilizia: volendo il decreto dare nuovo slancio al settore dell’edilizia, Letta si è anche preoccupato di ridurre le tasse relative agli immobili costruiti e rimasti invenduti. Il decreto legge in merito abolisce la seconda rata dell’Imu per questo 2013. Spunta l’ipotesi di far proseguire questa norma anche dal 1° gennaio 2014, a patto che tali locali rimangano invenduti.