Devono essere pubblicati entro oggi, sui singoli siti dei comuni italiani, i regolamenti e le delibere Imu con le nuove aliquote. Ad un passo dalla scadenza (il 16 dicembre è il termine ultimo per saldare il conto Imu per seconde case, capannoni e negozi), la manovra permetterà ai contribuenti di calcolare il corretto importo da versare. Qualora la pubblicazione non dovesse avvenire, chi deve pagare si potrà basare sui valori del 2012.
Le nuove aliquote
La prima analisi da fare consultando oggi i siti comunali riguarda le nuove aliquote Imu. Molte sono infatti le amministrazioni che hanno deciso di aumentare il prelievo Imu. Secondo il controllo effettuato dal Caf Acli sulle delibere di circa 7.400 comuni, – su 8.092 delibere totali, esclusi i municipi che al 5 dicembre non avevano ancora deciso – le aliquote medie per quasi tutti i tipi di immobili sono in salita. Percentuali che lievitano se confrontate ai dati di un monitoraggio più recente del Caf Acli, basato su oltre 1.900 comuni. Il fenomeno dell’aumento del prelievo, come ha spiegato il direttore generale del Caf Acli Paolo Conti, è dovuto ai problemi di bilancio che devono affrontare i comuni ‘ritardatari’.
I regolamenti
Oltre alla delibera sulle aliquote, i contribuenti che oggi consulteranno i loro comuni dalla rete Internet devono vedere con attenzione anche i regolamenti sull’Imu 2013. Per la sola rata di dicembre, infatti, le amministrazioni locali hanno facoltà di assimilare all’abitazione principale – e dunque di esentare dall’imposta – particolari tipologie di immobili, come le case date in comodato gratuito ai parenti di primo grado (genitori e figli), le abitazioni di anziani ricoverati in case di cura, o quelle dei residenti all’estero iscritti all’Aire. Le conseguenze, in alcuni casi, sfiorano il paradossale. Può capitare ad esempio che un comune decida di assimilare alla prima casa l’immobile dell’anziano ricoverato. Ma se in quell’ente è previsto un aumento dell’aliquota per l’abitazione principale, quello stesso anziano potrebbe ritrovarsi a gennaio a dover versare la mini Imu, pari al 40% della differenza rispetto all’aliquota base.
[banners]Chi paga il saldo Imu
Sono circa 23 milioni i proprietari di seconde case che dovranno saldare l’imposta municipale. Se il loro comune di appartenenza non ha variato l’aliquota, o non mette online entro oggi la delibera 2013, il valore del saldo sarà pari alla rata già versata a giugno. In caso di aumenti, la cifra da pagare equivarrà alla differenza tra la nuova aliquota e quella di base. Nel (raro) caso in cui il comune abbia optato per un ribasso, invece, la differenza va sottratta alla rata relativa al saldo.
Per quanto riguarda i beni agricoli, infine, la disposizione per cui a giugno tutti i terreni e i fabbricati rurali erano esenti da Imu è cambiata. Gli unici a non pagare il saldo, adesso, saranno i terreni agricoli di proprietà o in usufrutto a coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali.
Simona Di Michele
Fonti Il Sole 24 Ore
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Prov. | Comune | Sito Web |
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MI | Vernate | http://www.comune.vernate.mi.it |
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