Modello unico 2014, quando e come va presentato

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Modello unico, casi in cui va presentato

Di solito dipendenti e pensionati possono scegliere liberamente se presentare il 730 o il modello unico persone fisiche. Ma ci sono situazioni particolari in cui, pur se ha optato per il 730, il contribuente deve necessariamente ricorrere all’unico. Può succedere quando il sostituto d’imposta, in fase di liquidazione del 730, riscontri anomalie o incongruenze che determinano l’interruzione dell’assistenza fiscale ed il necessario passaggio all’unico. Oppure per rimediare ad eventuali omissioni od errori, che determinerebbero ad esempio un rimborso minore o un maggior debito. In questo caso, il modello unico è utile per effettuare una dichiarazione integrativa o correttiva da allegare al pagamento delle somme dovute.

Chi ha l’obbligo di presentare il modello unico

Il modello unico 2014 va presentato da quei contribuenti che nel 2013 sono stati titolari di una partita Iva e abbiano esercitato un’impresa o una professione. La presentazione dell’unico vale a prescindere dal conseguimento o meno di redditi e dalla chiusura in perdita dell’anno.
L’obbligo del modello unico riguarda anche i dipendenti che hanno cambiato datore di lavoro e possiedono più modelli cud e certificazioni di lavoro dipendente o assimilati, qualora l’Irpef corrispondente al reddito complessivo superi di oltre 10.33 euro il totale delle ritenute subite.

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Le tempistiche per presentare l’unico 2014

I termini di scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi con modello unico 2014 persone fisiche sono il 30 giugno, se la documentazione è inviata in via cartacea alla posta, ed il 30 settembre se si opta per la via telematica.
Nei casi in cui si utilizzi l’unico per correggere errori ed omissioni, oltre alle date ordinarie (che si riferiscono anche alla dichiarazione correttiva nei termini), sono valide le scadenze del 30 giugno 2015 (per unico 2015 consegnato in posta) ed il 30 settembre 2015 (per unico consegnato in via telematica) qualora si tratti di dichiarazione integrativa. In ogni caso, presentare dichiarazione correttiva od integrativa non sospende le procedure avviate con la consegna del modello 730, e dunque il sostituto d’imposta ha comunque l’obbligo di effettuare i rimborsi o trattenere le somme dovute in base al modello 730 già presentato.

Il versamento al fisco

Gli importi frutto delle dichiarazioni da modello unico devono essere versati al fisco entro il 16 giugno. Chi paga entro il 17 luglio subirà una penalità dello 0.4% a cui si aggiungono gli interessi dell’1% annuo per ogni giorno di ritardo maturato.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore