Bonus facciate 2020, le novità di febbraio dalle Entrate

Bonus facciate 2020, cos’è

Il bonus facciate 2020 è lo sconto fiscale introdotto per recuperare il 90% delle spese sostenute quest’anno per gli interventi edilizi. L’agevolazione fiscale, che non prevede un limite massimo di spesa e a cui possono attingere tutti, dagli inquilini ai proprietari, dai residenti ai non residenti nel territorio italiano, dai privati alle imprese, è rivolto a chi realizza interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti (di qualsiasi categoria catastale) compresi quelli strumentali.
Gli immobili oggetto di intervento, per rientrare tra quelli utili ai fini del bonus facciate 2020, devono essere siti nelle zone A e B indicate nel decreto ministeriale 1444 del 1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.
Il bonus facciate 2020 può essere riscattato in dieci quote annuali costanti e di pari importo, nell’anno di sostenimento delle spese ed in quelli successivi.

Bonus facciate 2020, a chi spetta

Il bonus facciate 2020, come anticipato, è richiedibile da tutti i contribuenti residenti e non, anche se titolari di reddito d’impresa, che sostengono le spese per l’esecuzione degli interventi agevolati e che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento.
Nello specifico, rientrano nell’agevolazione fiscale le persone fisiche (inclusi esercenti arti e professioni), gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici e le associazioni tra professionisti, i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali). Come specifica l’Agenzia delle Entrate, il bonus facciate 2020 non può essere usato da chi possiede esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva.
Il bonus facciate è uno sconto che possono sfruttare i possessori dell’immobile in qualità di proprietari, nudi proprietari, titolari di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie). Inoltre, l’immobile deve essere detenuto sulla base di un contratto registrato di locazione, anche finanziaria, o di comodato. In ogni caso, è necessario avere il consenso del proprietario per l’esecuzione dei lavori.
In riferimento alle sole spese di acquisto dei materiali usati, si può ottenere il bonus anche se si eseguono i lavori in proprio.

Bonus facciate 2020, gli interventi coinvolti

L’agevolazione fiscale del bonus facciate 2020 è circoscritta ai lavori realizzati per il rinnovamento ed il consolidamento della facciata esterna, inclusa la semplice pulitura e tinteggiatura, e gli interventi su balconi, ornamenti e fregi. Sono inclusi anche i lavori sulle grondaie ed i pluviali, sui parapetti e sulle cornici.
Lo sconto è da intendersi anche per le spese correlate, inerenti l’installazione dei ponteggi, lo smaltimento dei materiali, l’Iva sull’imposta di bollo, i diritti pagati per la richiesta di titoli abitativi edilizi, e la tassa per l’occupazione del suolo pubblico. A differenza di altri benefici sulla casa, non è però prevista la cessione del credito né la richiesta dello sconto in fattura al fornitore che esegue gli interventi.
Per tutti i dettagli sugli interventi, è possibile consultare la guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate.