Canone Rai, come non pagarlo legalmente

[custom_frame_center shadow=”on”]Pagamento canone Rai[/custom_frame_center]

Il canone Rai è una tassa di possesso che, come tale, non  può essere assimilata ad un semplice abbonamento. Proprio per la natura del tributo, è possibile evitare di pagarlo in maniera del tutto legale, seguendo gli specifici iter relativi alla disdetta. Tale operazione, se effettuata entro il 31 dicembre, permetterà l’esenzione dal 1 gennaio dell’anno successivo, mentre se effettuata entro il 30 giugno dispenserà gli utenti dal 1 luglio. Non sarà possibile chiedere alcun tipo di rimborso qualora l’utente abbia già corrisposto parte del canone.

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I tipi di disdetta

E’ lo stesso sito della Rai ad aver messo a disposizione degli utenti una sezione totalmente dedicata all’argomento, denominata appunto ‘Disdetta del canone tv’. In sintesi, le tipologie di disdetta per il canone Rai sono riassumibili in cinque categorie:

  • Disdetta per cessione

    Il contribuente cede gli apparecchi detenuti ad un nuovo possessore, di cui vanno indicate generalità ed indirizzo. In questo caso, la disdetta va inviata tramite raccomandata all’indirizzo ‘Agenzia delle entrate – direzione provinciale I di Torino – ufficio territoriale di Torino 1 sportello S.A.T. casella postale 22 – 10121 Torino (To)’, e completata con una dichiarazione integrativa sottoscritta dal contribuente, da inviare allo sportello S.A.T in un secondo momento.

  • Disdetta per rottamazione, furto, incendio

    Il contribuente comunica di non possedere più nessun apparecchio a causa di sua rottamazione, furto o incendio. Per questa tipologia, come per la prima, vale la stessa procedura di invio ed integrazione con dichiarazione sottoscritta.

  • Disdetta per suggellamento del televisore

    Il contribuente chiede di non pagare più il canone Rai ricorrendo al suggellamento dell’apparecchio, ovvero imballandolo in appositi involucri che lo rendono da quel momento inutilizzabile. Questo tipo di disdetta va comunicata entro e non oltre il 31 dicembre, sia con l’invio della comunicazione all’indirizzo ‘Agenzia delle entrate S.A.T. – sportello abbonamenti TV – ufficio Torino 1 – casella postale 22 – 10121 Torino (To)’, sia con il versamento di euro 5.16 per ogni singolo apparecchio da suggellare (va quindi indicato il loro numero esatto), all’indirizzo ‘Agenzia delle entrate P.I. – ufficio Torino 1 – casella postale 22 – 10121 Torino (To) vaglia e risparmi’. In un secondo momento, dovrà essere sottoscritta la dichiarazione integrativa, inviata dallo sportello abbonamenti alla televisione (S.A.T.), dove si dovranno specificare marca e ubicazione dei televisori, e orari utili per procedere al loro suggellamento da parte degli organi competenti.

  • Esenzione per anziani con reddito inferiore ai 517 euro al mese

    Secondo la legge 248 del 2007, il pagamento del canone Rai è abolito per gli anziani con 75 anni compiuti entro il termine di pagamento del canone, con reddito inferiore – unitamente a quello dell’eventuale coniuge convivente – ai 517 euro al mese, e che non condividono la casa con altri soggetti diversi dal coniuge muniti di reddito proprio. La domanda di esenzione va presentata allo stesso indirizzo utile per gli altri tipi di disdetta, o può essere consegnata a mano agli uffici territoriali competenti.

  • Esenzione 2.0

    Chi non possiede alcun apparecchio in casa ma per la visione usa solo computer, tablet e smartphone può ritenersi legalmente esente dal pagamento del canone. Lo ha confermato tramite un comunicato stampa la stessa Rai, a seguito di un confronto con il ministero dello sviluppo economico. Il canone, in questo frangente, va pagato solo da imprese, società ed enti che usino i computer come televisori, “fermo restando – si legge nel comunicato – che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui tali imprese, società ed enti abbiamo già provveduto al pagamento per il possesso di uno o più televisori”.

Simona Di Michele