Fermo amministrativo veicolo, ecco come cancellarlo

[custom_frame_center shadow=”on”]

fermo amministrativo

[/custom_frame_center]

Cos’è il fermo amministrativo

Quando un cittadino risulta evasore di imposte quali contributi Inps e Irpef, canone Rai, o bollo auto, gli enti competenti (ovvero Agenzia delle Entrate, Comuni, Regioni) avviano, tramite le agenzie di  riscossione, uno specifico provvedimento per recuperare l’importo non pagato. In questo contesto, l’ente di riscossione può disporre il fermo dei veicoli intestati al debitore attraverso l’iscrizione del provvedimento di fermo nel Pubblico Registro Automobilistico. Il veicolo risulterà disponibile in maniera limitata fino all’avvenuto saldo del debito e alla cancellazione dell’iscrizione dal PRA da parte del contribuente.
Per capire se su un veicolo è stato iscritto un fermo amministrativo è sufficiente richiedere una visura targa.

Come si cancella l’iscrizione di fermo amministrativo del veicolo

L’istanza di cancellazione del fermo, per la quale è necessario presentare il provvedimento di revoca in originale e il certificato di proprietà (o il foglio complementare), può essere effettuata in qualunque ufficio provinciale ACI PRA, in una delegazione dell’automobile club, o in uno studio di consulenza automobilistica, oppure direttamente online. Ottenuto esito positivo dalla domanda, il fermo amministrativo risulta cancellato, e verrà rilasciato un nuovo certificato di proprietà.
Due sono i casi in cui l’ente di riscossione provvede direttamente ed in maniera gratuita a richiedere la cancellazione al PRA dell’iscrizione. Il primo, che prevede lo sgravio totale per indebito, si ha quando l’iscrizione del fermo è errata perché si basa su un importo che il contribuente non deve saldare. Nella seconda ipotesi, la cancellazione è a carico dell’agenzia di riscossione su un veicolo venduto prima del fermo (situazione da dimostrare tramite un atto di vendita autenticato che attesti la vendita in data antecedente al fermo), e per il quale l’iscrizione al PRA è avvenuta successivamente.

I documenti da presentare

I due documenti principali da presentare per l’istanza di cancellazione sono il provvedimento di revoca in originale (rilasciato dal concessionario della riscossione dopo il saldo del debito), contenente i dati del veicolo, del debitore e l’importo del credito di cui si chiede la cancellazione, e il certificato di proprietà, da compilare sul retro e che ha valenza di nota di richiesta. Questo secondo modulo può essere sostituito dal foglio complementare.

Leggi anche: “Equitalia, no ai fermi sulle auto se prima non si avvisa il debitore