Mutui: le banche si apprestano a tagliare gli spread entro 30 giorni

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Il mercato è pronto ad offrire le prime soluzioni  per quanto riguarda gli immobili. In Italia, infatti, le banche si preparano a tagliare gli spread.

Dalle prime informazioni, nei prossimi 30 giorni il margine applicato sui prestiti ipotecari dovrebbe essere ridotto tra i 10 e i 20 punti base. Ad oggi, sono tre banche straniere ad offrire lo spread più basso: la Deutsche Bank (2,75%) seguita da http://sildenafilonlinebuy.com/ Bnl Bnp Paribas e Credit Agricole (2,8%). Nel prossimo mese però altri istituti hanno in programma di rivedere al ribasso lo spread. Ed entro la fine dell’anno si potrà assistere a promozioni che potrebbero portare gli spread più competitivi verso il 2,5%.

“Per il 2014 le principali banche operanti in Italia vedono un aumento delle erogazioni del 10-20% rispetto al 2013, afferma Stefano Rossini, amministratore delegato di Mutuisupermarket.it. Questo vuol dire che c’è più apertura adesso a spingere il mercato con offerte migliori. Ma se le intenzioni lato offerta sono buone bisognerà che alcuni fattori esogeni giochino a vantaggio del nuovo quadro che si sta prefigurando. Le tre più grandi incognite sono la tenuta politica del governo, un risveglio della domanda e le tempistiche sullo sblocco definitivo del programma di acquisti di mutui cartolarizzati per tre miliardi di euro dalla Cassa depositi e prestiti”.

Durante l’estate secondo i dati del barometro Crif , basati su reali istruttorie avviate, la domanda di mutui è cresciuta del 2% a luglio e del 4% ad agosto (su base annua) segnando una notevole inversione di marcia dopo due anni e mezzo di continua discesa .

“Adesso però, continua Rossini, è importante superare il test di settembre/ottobre, decisamente più impegnativo dato che nei mesi estivi la domanda è storicamente bassa e quindi il recente dato in rialzo è un buon segnale ma non basta da solo a spiegare l’inversione del trend negativo”.

Dunque il rafforzamento della domanda e la riduzione degli spread potrebbero avere  un altro effetto positivo, ovvero l’allargamento delle maglie bancarie alla concessione del credito. A causa della crisi e del deterioramento della qualità della domanda, nell’ultimo periodo molti istituti hanno preteso un rapporto rata reddito del 30/35% in fase di istruttoria, ma nell’ultimo trimestre dell’anno si potrebbe tornare al “vecchio” 40/45%. A quel punto per molti ottenere un mutuo potrebbe essere meno complicato.

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Sempre per quanto concerne il tema casa, tra circa un anno si potranno stipulare mutui per l’acquisto degli immobili nei 28 Paesi dell’Ue con le stesse regole. Il Parlamento di Strasburgo ha approvato infatti una direttiva per la quale chi accende un prestito immobiliare a Milano, Madrid, Riga o Vienna avrà il diritto a informazioni più trasparenti su tutte le condizioni applicate dalle banche. Una  protezione in più dunque contro i mercati che gonfiano le rate mensili in relazione all’andamento dei tassi Euribor ed Eurirs o al mancato rimborso del finanziamento.