Recupero crediti normativa, come avviene la riscossione dei crediti

Recupero crediti, cos’è

Quando un creditore non ottiene le somme a lui dovute da un soggetto insolvente, l’attività di recupero crediti gli consente di tutelare il suo credito e far valere i suoi diritti, anche di fronte ad un tribunale.
La riscossione dei crediti, infatti, può iniziare in maniera bonaria e stragiudiziale, invitando i debitori al pagamento tramite raccomandata. Ma se ciò non dovesse bastare, ovvero se i debitori non saldano il dovuto, si potrà procedere davanti ad un giudice, ed il creditore sarà legittimato a richiedere il pignoramento immobiliare e la vendita all’asta dei beni dei debitori per tutelare il proprio credito.

Recupero crediti normativa, cosa prevede

L’attività di recupero crediti, di norma, ha inizio con la cosiddetta costituzione in mora del debitore. In sostanza, a quest’ultimo viene spedita una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, con cui il creditore lo invita al pagamento di quanto dovuto entro dieci giorni, intimando l’avvio di un’azione legale qualora ciò non dovesse avvenire.
Secondo la normativa per il recupero crediti, nel caso in cui il debitore non paghi, si può ricorrere a diverse procedure per la riscossione crediti. La più utilizzata è il ricorso per decreto ingiuntivo.

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Ricorso per decreto ingiuntivo, come funziona

Con il ricorso per decreto ingiuntivo il giudice, mediante decreto, ordina ai debitori di saldare l’insoluto.
Il decreto ingiuntivo può essere esecutivo fin da subito. In questo caso, il creditore può agire direttamente contro i debitori richiedendo il pignoramento dei loro beni. Se invece il decreto ingiuntivo non è immediatamente esecutivo, il debitore ha tempo per pagare o fare opposizione entro quaranta giorni dalla notifica.

Ricorso per decreto ingiuntivo, i requisiti per richiederlo

Per fare ricorso per decreto ingiuntivo per la tutela del diritto al credito, è necessario che sussistano determinati requisiti.
Anzitutto, se il credito a cui si fa riferimento è rappresentato da una somma di denaro, quest’ultima deve possedere il requisito della liquidità. Inoltre, il creditore deve dare prova scritta del fatto che può vantare un diritto su quel determinato credito. Il credito, di fatto, deve essere realmente certo, liquido ed esigibile.

Recupero crediti stragiudiziale, di cosa si tratta

Il recupero crediti stragiudiziale è la procedura bonaria per tentare di recuperare un credito. Escludendo l’immediato ricorso a giudizio, diminuisce i tempi della procedura di riscossione crediti, abbattendone anche i costi connessi alle spese legali.
Il recupero crediti stragiudiziale prevede una preliminare verifica di tutta la documentazione fornita dal creditore, per confermare che il credito sia effettivamente reale, esigibile e liquido. Tale compito, che può essere effettuato ricorrendo a società autorizzate di recupero crediti, contempla la necessità di effettuare indagini di rintraccio ed indagini patrimoniali sui debitori.
Tali controlli consentiranno di accertare l’effettivo patrimonio e la sede dei debitori, in modo da poterli contattare per avviare l’azione di recupero crediti.

Fonti Studio Cataldi, Studio legale argonauta, Studio legale online, Studio Stefano Parisi

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