L’estate 2013 sarà all’insegna della casa. E’ per questo che dai proprietari, ai costruttori, passando per gli inquilini, sono in bilico in quanto non sanno cosa accadrà a breve, o comunque nei prossimi mesi.
Ecco, dunque, un riassunto degli appuntamenti riguardanti l’Agenzia fiscale e gli immobili:
– 6 settembre: nel caso non si dovesse trovare un accordo entro il 31 agosto, la decisione finale circa l’Imu sulla prima casa, sarà appunto il 6 settembre la data massima per il riassetto della fiscalità immobiliare.
– 1° ottobre: è questo il giorno nel quale l’Iva dovrebbe aumentare dal 21 al 22%, in quanto se si aspettasse il 31 dicembre, e quindi nel caso in cui ci fosse uno slittamento, esso costerebbe più di un miliardo. Per non parlare del mancato aumento dell’aliquota, che costerebbe 4,2 miliardi di euro dal 2014.
– 2 dicembre: versamento degli acconti al 100% (Irpef) o 101% (Ires);
– 16 dicembre: sarà questa la data di scadenza per saldare l’Imu per i proprietari degli immobili soggetti all’imposta.
E’ dalle decisioni che si prenderanno questa estate, dunque, che dipenderà il futuro prossimo dei cittadini italiani, o almeno i mesi autunnali e parte di quelli invernali.
Imu: tanti sono i possibili scenari, fermo restando che una detrazione innalzata a 450 euro si salverebbe dall’Imu l’85% dei contribuenti.
La possibile riforma: tra le ipotesi spunta la service tax, quindi una fusione dell’Imu e della tassa sui rifiuti nonché l’ipotesi, per le imprese, della deducibilità dal reddito dell’imposta pagata su quegli immobili che vengono usati per le attività produttive.
Il nuovo condominio: da circa un mese è entrata in vigore la riforma (legge 220/2012). Tante sono state le difficoltà dovute alla mancanza di una norma transitoria, soprattutto sull’obbligo del fondo condominiale pari all’importo delle spese quando viene deciso di effettuare dei lavori di straordinaria manutenzione.
L’importanza del settore: è opportuno sottolineare come le decisione che verranno prese in questa estate 2013 si rifletto su un settore, quello delle costruzioni, che oltre ad essere forse il più esposto alla crisi, è anche uno dei più importanti del nostro Paese. Non a caso, il valore stimato delle costruzioni realizzate in un anno è di 310 miliardi di euro, valore che per le manutenzioni si aggira sui 48 miliardi. Il valore dei mutui accesi resta sui 26 miliardi, mentre le spese condominiali sui 9 miliardi l’anno e le tasse a 190 miliardi. Senza contare i consumi energetici.