Casa, un bonus per chi la compra e l’affitta

Bonus immobiliare, come funziona

Sarà possibile dedurre dal reddito il 20% di quanto si spende per acquistare casa direttamente da chi ha fatto i lavori di costruzione. In alternativa, il 20% deducibile riguarderà la spesa di costruzione sul proprio terreno. In entrambi i casi, l’immobile andrà affittato per almeno otto anni a canone concordato o con canoni speciali, e con un contratto libero (eccetto che per la durata ed il canone). E’ quanto stabilito dal [textmarker color=”C24000″]decreto sblocca Italia[/textmarker], che con questa manovra intende risollevare il mercato immobiliare.

Chi può accedere al bonus immobiliare

Il soggetto che acquista casa non deve svolgere attività commerciale né essere parente di primo grado del futuro inquilino. Per quanto riguarda le caratteristiche dell’immobile su cui si potrà ottenere il bonus, il bene dovrà avere classe energetica A o B, e dovrà essere ad uso abitativo, quindi accatastato in categoria A residenziale ad eccezione delle classi A1, A8 e A9. La zona dove ha sede l’immobile, infine, non deve essere agricola.

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Quanto si potrà dedurre con il bonus immobiliare

La deducibilità massima garantita dal bonus immobiliare sul reddito sarà pari a 60mila euro, ovvero 7.500 euro l’anno per otto anni. In tal modo, il risparmio effettivo per chi percepisce un reddito tra i 55mila e i 75mila euro sarà pari a 3.075 euro, ma gli effetti dell’agevolazione si faranno sentire in maniera diversa in virtù dell’Imu e della differenza tra affitti concordati e di mercato. Tanto che in una città come Milano la differenza potrebbe essere talmente alta da far svanire la convenienza del bonus.

L’esempio su Milano per chi compra con o senza bonus

A dimostrarlo è un confronto effettuato da Il Sole 24 Ore sull’ipotetico [textmarker color=”C24000″]acquisto con o senza bonus[/textmarker] (e dunque con canone concordato o di mercato) da parte di un soggetto con reddito tra i 55mila e i 75mila euro per una casa di 100 metri quadri in una zona semicentrale di Milano.
A parità di costo della casa (350.000 euro), se si comprasse con lo sconto fiscale annuo sull’acquisto pari a 7.500 euro ed un affitto concordato di 7.200 euro l’anno, e considerando le spese totali, quelle condominiali, l’Imu e la Tasi (queste ultime pari a 1.554 euro), la redditività netta sulla spesa totale sarebbe pari all’1.88%. Senza il bonus (e dunque al prezzo d’acquisto pieno), con le spese totali, condominiali e sulla casa, ed un affitto di mercato pari a 14.400 euro l’anno, la percentuale di redditività sul totale della spesa salirebbe al 2.35%.

CHI COMPRA CON IL BONUS CHI COMPRA SENZA IL BONUS

Milano

Milano

Acquisto: 350.000 euroSpese e imposte sull’acquisto: 38.600 euro
Spesa totale 388.600 euro
Sconto fiscale annuo sull’acquisto: 7.500 euro
Affitto concordato (600 euro mese): 7.200 euro
Tassa (cedolare secca 10%): 720 euro
Spese condominiali: 1.000 euro
Imu+Tasi: 1.554 euro
Affitto netto: 4.266 + 3.075 (deduzione con aliquota marginale del 41%): 7.301 euro
redditività netta sulla spesa totale: 1,88%
Acquisto: 350.000 euroSpese e imposte sull’acquisto: 38.600 euro
Spesa totale 388.600 euro
Affitto di mercato (1.200 euro mese): 14.400 euro
Tassa (cedolare al 21%): 3.024 euro
Spese condominiali: 1.000 euro
Imu+Tasi: 1.554 euro
Affitto netto: 9.122 euro
redditività netta sulla spesa totale: 2,35%

Palermo

Palermo

Acquisto: 200.000 euroSpese e imposte sull’acquisto: 26.600 euro
Spesa totale 226.600 euro
Sconto fiscale annuo sull’acquisto: 5.000 euro
Affitto concordato (560 euro mese): 6.720 euro
Tassa (cedolare secca 10%): 672 euro
Spese condominiali: 900 euro
Imu:478 euro
Affitto netto: 4.670 + 2.050 (deduzione con aliquota marginale del 41%): 6.720 euro
redditività netta sulla spesa totale: 2,96%
Acquisto: 200.000 euro
Spese e imposte sull’acquisto: 26.600 euro
Spesa totale 226.600 euro
Affitto di mercato (700 euro mese): 8.400 euro
Tassa (cedolare al 21%): 1.764 euro
Spese condominiali: 900 euro
Imu: 478 euro
Affitto netto: 5.258 euro
redditività netta sulla spesa totale: 2,32%

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Fonti: Il Sole 24 Ore