Volete vendere un immobile? Di certo questo non è il momento migliore, ma con qualche accorgimento è possibile effettuare una compravendita garantendosi qualche chance sul mercato. Secondo Nomisma, infatti, la vendita di un’abitazione richiede all’incirca almeno 8,5 mesi per la ricerca di un compratore, con un risparmio per lo stesso del 16,5% della valutazione reale dell’immobile.
«Fino a un anno fa, chi vendeva non voleva abbassare i prezzi e la forbice tra domanda e offerta era molto ampia. Oggi domanda e offerta iniziano a incontrarsi e i venditori sanno che devono abbassare le pretese, soprattutto chi cede il vecchio usato per migliorare il suo stato abitativo. Chi vende per sostituzione, infatti, oggi è disposto a scendere, anche perché sa di poter trovare a un po’ meno».
Queste sono le parole che Paolo Righi, presidente di Fiaip, la Federazione degli agenti immobiliari, ha rilasciato a Ilsole24ore, a proposito della difficoltà relativa alla vendita di un’immobile in tempi di crisi come questi che stiamo vivendo.
Anche i tempi medi per concludere la vendita si sono allungati: basti pensare che si parla di 8,5 mesi per quanto riguarda il residenziale, di 10,4 mesi per gli uffici, di 9,8 mesi per i negozi e “soltanto” di 7 mesi per i garage e box auto. Per le nuove costruzioni residenziali i tempi si allungano ulteriormente: si parla, infatti di, 11 – 12 mesi:
«Oggi l’offerta è tanta sul mercato e i pochi che comprano vogliono confrontare. Negli ultimi due anni si sono aggiunti numerosi aspetti, dalle metodologie costruttive al risparmio energetico, che i clienti vogliono valutare. E poi la trattativa si allunga perché la banca impiega due mesi e mezzo in media per deliberare un mutuo».
Ha continuato Righi, il quale invita i proprietari di immobili a non “svendere” e a non piazzare sul mercato l’immobile con l’intento di monetizzare:
«I risparmi investiti nel mattone rischiano di subire una svalutazione. Oggi vende solo chi è spinto da un progetto e investe in qualche intervento di ristrutturazione per cercare di ottenere il massimo».
Quel che conta nella vendita, comunque, è una buona perizia portata avanti da un professionista nel settore (la quale può costare dai 200 ai 500 euro), e che assicura e mette a riparo da eventuali imprevisti. Conclude Paolo Righi:
«Così si controlla la corrispondenza tra lo stato dei luoghi e la planimetria catastale, per evitare che la presenza di un vano non conforme poi faccia perdere tempo prima del rogito. […] C’è un’attenzione sempre più elevata a questi costi: anche se l’appartamento piace, in molti fanno un passo indietro quando illustriamo le spese, che si sommano alle tasse e ad altri oneri per chi compra».