Decreto mutui e pignoramento casa, cosa è stato confermato
Il decreto legislativo con cui si intende recepire la direttiva europea sui mutui è stato dibattuto ieri in Parlamento, ottenendo il favore della maggioranza (ma non dell’opposizione).
Tra le condizioni confermate, la possibilità per la banca di pignorare casa a fronte di 18 rate mensili di mutuo non pagate, o, in alternativa, in base ad una percentuale del mutuo che sarà da definire.
Le banche dovranno inoltre impegnarsi “a valorizzare l’immobile al miglior prezzo di realizzo possibile, indipendentemente dall’ammontare del debito residuo”. Le nuove regole, infine, avranno validità solo per i mutui futuri. E’ dunque esclusa ogni forma di retroattività della norma.
Morosità mutuo, come tutelarsi dal pignoramento della casa
Le direttive passate in commissione prevedono una duplice forma di tutela quando si sottoscrive, in fase di stipula del mutuo, la clausola di morosità.
Anzitutto, al soggetto va garantita l’assistenza di un consulente precedentemente la firma del contratto, per essere informato di tutte le condizioni previste. Avrà inoltre diritto a far valere la sua opinione per ultimo prima che la banca avvii il pignoramento e la vendita della casa senza l’asta.
Decreto mutui e ragionevole grado di tolleranza
Secondo quanto esposto dal ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, nel decreto legislativo sui mutui è prevista l’introduzione di un “ragionevole grado di tolleranza” prima che venga reso esecutivo il pignoramento della casa di chi risulta inadempiente nei confronti del pagamento delle rate del mutuo.
Il ministro ha inoltre confermato che, con la vendita dell’immobile, si estingue totalmente il debito anche nel caso in cui il valore della casa sia più basso. Se quest’ultimo supera l’ammontare del debito, infine, il soggetto può ottenere dal creditore la restituzione della differenza.
Fonti Il Sole 24 Ore
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