Pensioni italiane, il prelievo fiscale è il più alto d’Europa

Pensioni italiane e prelievo fiscale

Hanno perso in sei anni più di 118 euro al mese, pari a 1.419 euro di potere d’acquisto. Le somme incassate dai [textmarker color=”C24000″]pensionati italiani[/textmarker], sotto i riflettori di Confesercenti, emergono come le più soggette a prelievo fiscale nel panorama europeo, confermando quanto i pensionati italiani siano i “più tartassati d’Europa”. Il presidente dell’associazione Marco Venturi ha commentato che “l’Italia è il solo paese della Ue in cui i pensionati pagano in proporzione più tasse di quando erano attivi”.

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Pensioni italiane, i dati della Confesercenti

Un prelievo fiscale, quello sui pensionati, che aumenta con l’abbassarsi del valore della pensione. Secondo Confesercenti si pagano 72 euro per una pensione pari a tre volte il minimo, e 131 euro su quelle d’importo inferiore. Come se non bastasse,“su una pensione corrispondente a 1.5 volte il trattamento minimo Inps” le tasse da pagare ammontano al “9.17% dell’assegno previdenziale”. In paesi come Germania, Francia e Spagna e Regno Unito, invece, il prelievo su questo tipo di valore pensionistico è pari a zero. Nel caso di un trattamento pensionistico pari a tre volte il minimo, ancora, l’ente presieduto da Venturi ha ribadito che “il pensionato italiano è soggetto ad un prelievo doppio rispetto a quello spagnolo, triplo rispetto a quello inglese, quadruplo rispetto a quello francese e, infine, incommensurabilmente superiore a quello tedesco:  si va dagli oltre 4 mila euro sopportati dal pensionato italiano ai 39 a carico del pensionato tedesco”.

Fonti Repubblica, Ansa, Corriere

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