Riforma della giustizia ‘partecipata’
Le linee guida presentate da Renzi durante la settimana appena trascorsa in materia di giustizia dovrebbero diventare [textmarker color=”C24000″]effettive a partire dall’1 settembre[/textmarker]. Larga parte, secondo quanto lo stesso premier ha confermato in conferenza stampa, sarà affidata alla “partecipazione” dei cittadini che, se vorranno, potranno inviare fino a quella data i loro suggerimenti all’indirizzo mail rivoluzione@governo.it.
Ma cosa cambierà con la riforma della giustizia abbozzata dal premier?
Cosa prevede la riforma della giustizia di Renzi
Molti, sulla carta, i settori coinvolti. Per il processo civile si prevede il passaggio definitivo al deposito telematico di atti e documenti, e alla riduzione ad un anno del processo civile in primo grado. La riforma dovrebbe passare anche attraverso il rimodellamento su base meritocratica del consiglio superiore della magistratura, l’inserimento del falso in bilancio e dell’autoriciclaggio tra le norme sulla criminalità economica, l’abbattimento dei tempi del processo penale e la riforma della prescrizione. Non mancheranno, tra le altre misure, la completa digitalizzazione del sistema giudiziario, la riqualificazione del personale amministrativo, e l’introduzione di nuove regole in tema di intercettazioni per la tutela della privacy.
Il processo civile secondo il governo Renzi
[paragraph_left][block][/block][block]L’obiettivo, dal punto di vista del processo civile, è molteplice. Oltre ad essere oggetto di un’operazione di digitalizzazione che dovrebbe completarsi entro un anno – in virtù del processo di informatizzazione già avviato da giugno –, tale tipologia di procedimento dovrebbe subire una riduzione dei tempi. In particolare, si pensa a ridurre di un anno al massimo la durata del procedimento in primo grado. Secondo quanto ha confermato il presidente del consiglio, un decreto legge in tal senso sarà approvato già dall’1 settembre.Per alleggerire il carico sul processo civile, inoltre, è prevista un’opera di dimezzamento dell’arretrato, che oggi si aggira intorno ai 5 milioni di procedimenti. Al fine di sfoltire le procedure, non sarà più obbligatorio apparire davanti al giudice per separazioni e divorzi consensuali.[/block][/paragraph_left]
Corsia preferenziale per imprese e famiglie
Nel pacchetto guida, Renzi ha introdotto anche l’idea di garantire alle domande alla giustizia avanzate da imprese e famiglie una corsia preferenziale a livello processuale. In tal modo, questi specifici richiedenti dovrebbero avere una priorità sugli altri.
Csm meritocratico
Il consiglio superiore della magistratura dovrebbe a sua volta prevedere degli interventi. Attualmente non ancora concepiti nell’ottica di una vera e propria riforma del metodo di elezione, questi correttivi dovrebbero garantire che gli incarichi all’interno del consiglio si possano ottenere solo per merito e non in base all’appartenenza alle varie correnti. Sempre per il csm, sarà operativo lo sdoppiamento delle funzioni secondo il principio renziano per il quale “chi nomina non giudica, chi giudica non nomina”.
[b_tribunale]Responsabilità civile formato europeo
Per allinearsi con gli standard d’oltralpe, l’esecutivo intende revisionare i meccanismi di filtro e rivalsa dello stato in materia di responsabilità civile.
Contro gli illeciti delle toghe
Per la magistratura ordinaria, contabile ed amministrativa la riforma sulla giustizia disciplinare verrà rimodulata per combattere in modo più incisivo gli illeciti commessi dai giudici.
Anticrimine economico Dovrebbero rientrare in campo le norme sul falso in bilancio e sull’autoriciclaggio, per i quali sono già stati stilati i testi normativi, al fine di contrastare la criminalità economica.
Sul processo penale
La linea guida che prevede l’accelerazione dei tempi per il processo civile si adatterà anche al procedimento penale. In particolare si guarda alla prescrizione, che subirà una riduzione in termini di durata.
A favore della tutela della privacy
La garanzia del rispetto del diritto della privacy passerà attraverso una riforma che, se da un lato non prevedono l’esclusione dell’uso delle intercettazioni come strumento di indagine, dall’altro mira a tutelare chi ne sarà indirettamente coinvolto.
Digitalizzazione integrale e riqualificazione del personale
L’informatizzazione del sistema giudiziario non si fermerà solo al cosiddetto processo civile telematico, ma coinvolgerà anche il penale.
Infine, il personale amministrativo subirà una riqualificazione per valorizzarne le competenze e colmare lacune di organico.
Fonti Il Sole 24 Ore
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