Calcolo Tasi fai da te
L’invio da parte dei comuni dei bollettini precompilati con l’indicazione dell’importo Tasi da pagare rimane opzionale. Una difficoltà di applicazione della procedura che costringerà i contribuenti a calcolare e redigere da soli i modelli di pagamento (bollettino postale, versabile anche online, o F24).
Comuni in difficoltà
La ragione del mancato invio scaturisce da una difficoltà di non poco conto. I comuni non sono infatti in grado, autonomamente dal proprietario dell’immobile, di ricavare tutti i dati necessari per calcolare l’imposta. Un problema di aggiornamento dei database, e di impossibilità di collegare precisamente ogni immobile ad un contribuente specifico, soprattutto per quanto riguarda le case in locazione.
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E’ probabile che l’obbligo per i comuni di compilare i bollettini per i contribuenti che ne facciano richiesta scatti a partire dall’approvazione del provvedimento per il rinvio degli acconti Tasi nei municipi che non hanno deliberato le aliquote in tempo. L’obbligo, in ogni caso, peserebbe sui sindaci a patto che siano i cittadini a far richiesta dell’invio dei modelli di pagamento pre-compilati, e si applicherebbe solo a partire dalle prossime scadenze, ovvero il 16 ottobre per l’acconto nei comuni ritardatari, ed il 16 dicembre per il saldo.
Simona Di Michele
Fonti Il Sole 24 Ore