Variazione catastale e presentazione DOCFA, i casi

Correzione visura catastale, le variazioni catastali previste

Quando è necessario correggere eventuali errori dovuti alla mancanza di dati o ad una errata registrazione presso l’ex Agenzia del Territorio (Agenzia delle Entrate) dell’intestazione dell’immobile o dell’indirizzo di un’unità immobiliare, è possibile richiedere una correzione della visura catastale presso gli archivi del Catasto.
Tale servizio, richiedibile anche online, consente di aggiornare i dati omessi e di rettificare errori di registrazione presso il Catasto relativamente all’ortografia nell’anagrafica dell’intestatario dell’immobile, o nel numero civico, nell’indicazione dell’indirizzo, del numero di locali o del piano dell’unità immobiliare.

Correzione visura catastale e voltura catastale, differenze

Richiedere una correzione di visura catastale non significa aggiornare l’intestazione dell’immobile tramite la presentazione dell’atto di compravendita, di successione o di donazione. Tale procedura, infatti, è effettuabile attraverso la voltura catastale, avendo cura di presentare un atto notarile da cui si evincano i dati catastali corretti dell’unità immobiliare di riferimento.

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Presentazione DOCFA, cos’è

Il DOCFA è una procedura telematica tramite cui un tecnico specializzato (architetto, ingegnere, geometra, ecc.) dichiara al Catasto rilevanti variazioni catastali di un’unità immobiliare o la nuova costruzione di un immobile, che va dunque accatastato.
Tramite la procedura DOCFA, il tecnico attribuisce ad ogni unità immobiliare dichiarata la classe, la categoria catastale, la consistenza e la rendita catastale, comunicandolo in formato elettronico al Catasto per l’aggiornamento presso i suoi uffici.
Il DOCFA va inviato previa richiesta di autorizzazione di avvio lavori di variazione catastale all’ufficio tecnico del Comune di competenza dell’immobile, o a fine lavori con sanatoria e pagamento di relativa sanzione per avvenuto abuso edilizio.

Procedura DOCFA, variazioni catastali coinvolte

Le variazioni catastali che prevedono l’avvio della procedura DOCFA sono diverse.
Le più comuni riguardano la diversa distribuzione degli spazi interni (qualora si modifichi la collocazione di porte o tramezzi, si creino soppalchi, ecc.), la divisione di un’unità immobiliare per frazionamento, la fusione di due o più unità immobiliari, l’ampliamento della superficie dell’unità (come ad esempio a seguito della chiusura di una veranda o di una terrazza), la demolizione (totale o parziale), e la ristrutturazione, per migliorare la struttura dell’unità immobiliare, e la variazione di destinazione d’uso dell’immobile.

DOCFA, casi particolari

Il DOCFA si presenta anche quando la planimetria non è mai stata depositata presso il Catasto, ed in caso di nuova costruzione dell’unità immobiliare.

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