Bilancio 2014, cambiano i principi contabili

Cos’è l’Oic

A determinare l’[textmarker color=”C24000″]aggiornamento dei principi contabili nazionali[/textmarker] è stato l’Oic, l’organismo italiano di contabilità. Sulla base delle norme del codice civile, questo ente autonomo che supporta parlamento e governo in materia di normativa contabile ha il compito di emanare i principi contabili su cui vanno redatti i bilanci. L’Oic rende conto delle sue attività, ogni anno, direttamente al ministero dell’economia e della finanza.

Bilancio 2014, cosa cambia

[paragraph_left][block]Bilancio 2014 cosa cambia[/block][block]Il bilancio 2014 dovrà essere redatto e analizzato dalle imprese italiane secondo nuovi e più aggiornati principi contabili. La scelta dell’Oic ha lo scopo di rendere più facile l’attività di redazione dei bilanci, soprattutto per le piccole e medie imprese. Grazie ad alcuni principi revisionati, infatti, gli eventi aziendali potranno essere misurati e rappresentati a livello contabile tenendo conto della diversa dimensione delle imprese.
La revisione ha coinvolto sia la forma che la sostanza dei principi contabili. Per quanto riguarda la prima, è stata aggiornata la [textmarker color=”C24000″]grafica dei bilanci[/textmarker], per facilitare la ricerca e la lettura grazie alla numerazione dei paragrafi ed all’eliminazione delle note.[/block][/paragraph_left]

I punti chiave revisionati dall’Oic per i bilanci

Sul piano della sostanza, i principi contabili hanno subito una generale semplificazione e modulazione, per semplificare la rappresentazione contabile e dunque il compito delle imprese di redigere i bilanci.
Ecco alcuni punti chiave su cui si è concentrato l’Oic per la revisione dei principi contabili per il bilancio 2014.

Presentazione del rendiconto finanziario

La sua redazione è regolamentata dal nuovo principio Oic 10, che raccomanda a tutte le società (anche quelle di minori dimensioni) di presentare il rendiconto finanziario nella nota integrativa.
La presentazione del rendiconto finanziario, ovvero il prospetto dell’origine e delle variazioni di flussi di cassa e risorse finanziarie di un determinato periodo contabile, viene raccomandata dall’Oic 10 per evidenti benefici informativi.

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Revisioni su errori ed eventi post chiusura bilancio

Il neo revisionato Oic 29 modifica, tra gli altri, i concetti della correzione degli errori, delle operazioni straordinarie e degli [textmarker color=”C24000″]eventi che avvengono dopo la chiusura del bilancio[/textmarker].
Se la tecnica di rilevazione della correzione degli errori non è stata modificata, a variare è la distinzione tra i tipi di errori. L’Oic 29 infatti non distingue più tra errori determinanti e non determinanti, ma li classifica solo come errori significativi. Lo stesso principio aggiunge poi la categoria dei “fatti successivi che possono incidere sulla continuità aziendale” ai “fatti successivi che devono essere recepiti nei valori di bilancio” e a quelli “successivi che non devono essere recepiti nel bilancio e vanno in nota integrativa”.

Immobilizzazioni e svalutazioni

Non c’è stata variazione sul principio che classifica i beni come immobilizzazioni. L’Oic 16 ribadisce infatti che per immobilizzazioni si devono ancora intendere i beni presenti in un’azienda che non sono economicamente utili durante un solo esercizio, ma nell’arco temporale di più esercizi. Sul loro valore, l’Oic 16 stabilisce che quello iniziale di bilancio è determinato dal prezzo di acquisto o del costo di produzione più i costi accessori.
Cambia invece qualcosa nel caso delle svalutazioni. Se il codice civile evidenzia che, a chiusura d’esercizio, l’immobilizzazione svalutata mantiene quel valore minore, l’Oic 9 non considera più definitiva la svalutazione delle immobilizzazioni. Qualora vengano meno i motivi che l’avevano giustificata, infatti, il valore viene ripristinato nei limiti di quello che avrebbe avuto senza svalutazione. Un modo per le società, soprattutto di minori dimensioni, di evitare il peso di oneri sproporzionati.

Bilancio consolidato

[paragraph_left][block]Bilancio consolidato[/block][block]Il [textmarker color=”C24000″]bilancio consolidato[/textmarker], che intende presentare il gruppo societario come singola entità eliminando le operazioni avvenute tra singole unità e personalità giuridiche che lo costituiscono, si redige unendo gli stati patrimoniali ed i conti economici delle società del gruppo sulla base di principi contabili e criteri di valutazione uniformi. Nuova, in questo senso, è la scelta di eliminare utili e perdite infragruppo inclusi alla data di bilancio nelle attività di una delle società componenti il gruppo stesso.[/block][/paragraph_left]

Crediti

Secondo l’Oic 15 sui crediti, applicabile ai bilanci chiusi dal 31 dicembre 2014, i [textmarker color=”C24000″]crediti [/textmarker]vanno esposti nello stato patrimoniale in bilancio al presunto valore di realizzo, cioè senza le svalutazioni eventualmente effettuate.
I crediti possono inoltre essere cancellati dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dai crediti stessi, e tutti i rischi connessi, vengono ceduti a terzi.

Fonti Il Sole 24 Ore

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