Fermo amministrativo veicolo, quando avviene
Con la procedura dell’iscrizione del fermo amministrativo, Equitalia blocca il veicolo intestato ad un debitore per garantire il credito vantato. Non pagare una cartella esattoriale, un’imposta, il bollo dell’auto od una contravvenzione stradale può legittimare l’ente di riscossione ad iscrivere al PRA il fermo amministrativo dell’auto.
Fermo amministrativo dell’auto, cosa comporta
A meno che non si possa dimostrare l’illegittimità del blocco del veicolo determinato dal fermo amministrativo, una volta iscritta la procedura non si può circolare con il veicolo sottoposto a fermo, né lo si può radiare dal PRA o demolirlo. Se, nonostante il divieto, si prosegue a circolare con l’auto su cui grava il fermo amministrativo, il rischio è quello di pagare una multa compresa tra i 714 euro ed i 2.859 euro, o di incorrere nella confisca del mezzo.
Vendere l’auto con fermo amministrativo
Quando si mette in vendita un veicolo sottoposto a fermo amministrativo, il divieto di circolazione permane per chi lo compra, ma è dovere del venditore far sapere che il mezzo ha subito il fermo.
Se la vendita viene conclusa prima dell’iscrizione del fermo amministrativo, e se ciò è dimostrabile con un documento datato, si può ottenere la cancellazione gratuita della procedura da parte di Equitalia, a seguito dell’invio a quest’ultima di una specifica comunicazione da parte dell’Aci entro dieci giorni.
Come revocare il fermo amministrativo del veicolo
Una volta pagato il debito, entro i successivi venti giorni Equitalia è tenuta a comunicare l’avvenuto versamento alla direzione regionale dell’agenzia delle entrate. Il provvedimento di revoca del fermo amministrativo viene emesso dopo altri venti giorni, e ne viene data comunicazione al soggetto interessato. Quest’ultimo, infine, dovrà recarsi al PRA con la dovuta documentazione per avviare la pratica di cancellazione del fermo amministrativo.
Fonti Alla Guida
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