Quanto costa un dipendente con il taglio Irap 2015

Taglio Irap 2015, sì alla deducibilità del costo del lavoro

Costo del lavoro interamente deducibile dall’Irap, l’imposta sulle attività produttive, a partire dal 2015. E’ quanto previsto dalla nuova legge di stabilità per alleggerire il [textmarker color=”C24000″]cuneo fiscale[/textmarker] delle imprese di circa 800 euro l’anno, su una retribuzione annua lorda di 30mila euro. E gli sconti si faranno più importanti laddove le aliquote regionali sull’Irap dovessero salire rispetto a quella ordinaria del 3.5% (percentuale ottenuta dal governo Renzi dopo la riduzione del 10% del cuneo fiscale).

A quali aziende si rivolge il taglio Irap 2015

Anche se il taglio dell’Irap 2015 avvantaggerà soprattutto le grandi aziende, a discapito dei 3 milioni di imprese senza dipendenti che rappresentano quasi il 70% del totale, l’effetto della deducibilità del costo del lavoro sugli stipendi dei dipendenti non tarderà a farsi sentire.

Quali stipendi godranno della deducibilità sull’Irap 2015

Se è ancora da definire la tipologia di dipendenti verso cui è indirizzato il beneficio fiscale sull’Irap (oltre agli assunti a tempo indeterminato va definito se la platea coinvolgerà anche altre forme di lavoro subordinato), qualche calcolo di come cambierà il costo di un dipendente dal 2015 si può già avanzare.

Il costo del lavoro nel 2014

[paragraph_left][block]Costo lavoro 2015[/block][block]Per i [textmarker color=”C24000″]dipendenti a tempo indeterminato[/textmarker], anche adesso si può parlare di importanti deduzioni dall’Irap. Già esistono infatti delle somme fisse di sconto (7.500 euro per ogni dipendente, che salgono a 13.500 euro per donne e giovani under 35). Il costo indeducibile per le imprese, dunque, è rappresentato, per i dipendenti a tempo indeterminato, dalla retribuzione annua lorda (compresi oneri Inps e Inail, Tfr, ferie, ecc.) escluse le deduzioni fisse di 7.500 o 13.500 euro.[/block][/paragraph_left]

Quanto costerà un dipendente nel 2015 con il taglio Irap

La deducibilità dall’Irap del costo del lavoro equivale in media a circa 80 euro al mese per ogni dipendente occupato. Partendo da 35mila euro annui di retribuzioni indeducibili, infatti, attualmente per un dipendente maschio over 35 il peso Irap sull’impresa grava per circa 960 euro annui. Con la completa deducibilità di questo costo, prevista dal 2015, l’impresa risparmierà appunto 80 euro al mese per dipendente.
Dipendenti donne e giovani al di sotto dei 35 anni, godendo già da oggi del vantaggio di deduzioni fisse, porteranno ad un risparmio per l’azienda pari a poco più di 60 euro mensili.

Incentivi per nuove assunzioni nel 2015

A disposizione delle imprese che, nel 2015, intendono assumere nuovo personale, c’è poi un miliardo di euro di incentivi in tre anni per azzerare i contributi sulle nuove assunzioni (che verranno pagati dallo stato).
Sarà la scelta del contratto a tempo indeterminato a premiare di più gli imprenditori, facendo risparmiare loro 9.250 euro sul costo del lavoro, a fronte di una retribuzione lorda di circa 24mila euro. Un vantaggio che supererà quello dei contratti a collaborazione (dove il risparmio per l’azienda sarà pari a 2.356 euro), e della partita Iva. In quest’ultimo caso, infatti, il costo del lavoro si manterrà sui 1.649 euro in più.

Quanto percepirà il neo assunto a tempo indeterminato dal 2015

In un’azienda del settore terziario un dipendente a tempo indeterminato costa circa 35.604 euro, mentre per il dipendente il netto è pari a 17.908 euro. Con gli incentivi triennali per le nuove assunzioni ed il taglio dell’Irap, dal 2015 la stessa azienda andrà invece a risparmiare 8.895 euro, attestandosi a 26.709 euro. Il lavoratore, a sua volta, vedrà salire il proprio netto a 19.342 euro.

Tfr anticipato in busta paga

[paragraph_left][block]Tfr anticipo in busta paga[/block][block]Un’altra novità introdotta nel disegno di legge di stabilità riguarda l’anticipo in busta paga del trattamento di fine rapporto. Secondo le prime previsioni, lo si potrà richiedere volontariamente per ricevere, mese per mese, fino al 100% della somma maturata nell’anno, e potrà riguardare anche i lavoratori che hanno scelto di spostare il Tfr verso i fondi pensione.[/block][/paragraph_left]

Chi potrà richiedere l’anticipo in busta paga del Tfr

Il Tfr anticipato potrà essere richiesto solo da lavoratori del settore privato, mentre dovrebbero essere esclusi i dipendenti pubblici e – ma queste categorie sono ancora oggetto di dibattito – il comparto agricoltura, le colf e le badanti.
Secondo i calcoli della fondazione studi consulenti del lavoro, l’anticipo del trattamento di fine rapporto metterebbe nelle buste paga dei lavoratori 40 euro al mese in caso di erogazione al 50%, 62 euro al mese se il Tfr è erogato al 75%, e 82 euro al mese qualora l’anticipo fosse erogato al 100%.

Fonti Il Sole 24 Ore, Corriere.it

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