Tasso di occupazione, l’Italia in picchiata al 60%

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La classifica

Il tasso di occupazione italiano, lo scorso anno, è sceso al di sotto del 60%. Un calo di 1.2 punti percentuali (secondo Eurostat) preceduto solo da quello della Grecia (-2.1 punti, con tasso di occupazione al 53.2%). I primi posti in classifica sono riservati a Svezia (79.8% di occupati), Germania (77.1%), e Danimarca (75.6%).

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La situazione italiana

Le statistiche, che rischiano di allontanare sempre più l’obiettivo fissato dall’Italia di portare l’occupazione al 67% entro il 2020 a fronte di uno standard europeo del 75%, evidenziano un divario importante con l’unione europea a 28 paesi. Divario che permane anche sui dati relativi all’impiego di persone tra i 55 e i 64 anni: nel 2013 il tasso italiano relativo era del 42.7%, contro una media europea del 50.1%.
Unica notizia positiva: il trend italiano è comunque in linea con quello europeo, che dopo la crescita 2002-2008 ha subito cinque anni di contrazione.

Fonti Il Sole 24 Ore, Eurostat