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Pensioni precoci, quando si può smettere di lavorare

Lavoratori precoci sistema contributivo

La riforma delle pensioni 2015, che finirà sul tavolo dell’esecutivo Renzi il prossimo autunno con la legge di stabilità, potrebbe consentire a chi non voglia attendere il compimento dell’età anagrafica pensionabile prevista per legge di sfruttare la cosiddetta quota 41. I lavoratori precoci, in pratica, potranno optare per la pensione anticipata, lasciando la carriera con 42 anni e mezzo di contributi maturati (se si tratta di un uomo) e 41 anni e mezzo (per le donne). La pensione anticipata prevedrebbe una riduzione dell’assegno pensionistico del 2% per ogni anno di anticipo rispetto all’età pensionabile.

Pensione anticipata, lavoratori precoci in aumento

Nei primi sei mesi del 2015, l’Inps ha rilevato un incremento importante di lavoratori precoci che hanno scelto la pensione anticipata. Si tratta del 12% in più rispetto al 2014.
Tale aumento, come ha spiegato lo stesso istituto, è comprensibile alla luce della legge 214/2011 che, bloccando le pensioni di anzianità a favore dei requisiti contributivi per il diritto alla pensione anticipata, ha causato un raggiungimento tardivo della maggiore anzianità richiesta per questo tipo di trattamento.

Riforma delle pensioni, opzione donna

Riforma pensioni 2015 ultime notizie

Altro nodo da sciogliere per il governo Renzi a settembre/ottobre 2015 riguarderà la possibilità di prorogare o meno la norma che consente alle donne di andare in pensione a 57 anni anagrafici e 35 di contributi scegliendo il solo sistema contributivo per il calcolo dell’assegno da percepire.
Tale regola, che potrebbe rappresentare un notevole risparmio per l’Inps, rimane attualmente valida fino a tutto dicembre 2015.

Fonti Affari Miei, Business Online, Intrage, Pensioni Oggi

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