Acconto Tasi 2014, il 16 ottobre scade il termine per il pagamento

Acconto Tasi 2014

Sono oltre 5mila i comuni che, avendo deliberato le aliquote tra maggio e settembre, dovranno versare l’[textmarker color=”C24000″]acconto Tasi 2014[/textmarker] entro il prossimo 16 ottobre.

Tasi 2014, chi deve pagarla

La nuova tassa sui servizi indivisibili dovrà essere versata sia dai [textmarker color=”C24000″]proprietari [/textmarker]che dagli [textmarker color=”C24000″]utilizzatori [/textmarker]di fabbricati ed aree fabbricabili (compresa la prima casa), ad eccezione dei terreni agricoli. La Tasi graverà tanto su coloro che detengono tali beni in modo pieno ed esclusivo, quanto su chi vi esercita un diritto reale minore, come l’usufrutto, l’uso, l’abitazione e la superficie. Vediamo di cosa si tratta.

Tasi per chi usufruisce o usa i beni

L’usufruttuario è colui che gode del bene potendone trarre un’utilità, come nel caso della presenza di canoni di locazione. Chi è titolare del diritto di uso (usuario), invece, può usufruire delle conseguenze economiche tratte dall’immobile ma limitatamente ai suoi bisogni e a quelli della sua famiglia.

Abitazione e superficie

Costituibile per legge o per contratto (ad esempio in caso di divorzio), il diritto di abitazione garantisce al titolare la facoltà di abitare una casa in virtù dei suoi bisogni e di quelli della sua famiglia. Ma la Tasi va pagata anche nel caso di diritto alla superficie, ovvero di edificazione e mantenimento sul suolo o sul sottosuolo altrui di una propria costruzione. Si tratta di una situazione in cui il possessore del bene e quello del suolo o sottosuolo non coincidono. A dover versare il tributo sarà solo il primo dei due.

Detrazioni facoltative per la Tasi 2014

A differenza dell’Imu, la Tasi non prevede sconti fissi e obbligatori per gli immobili su cui grava. Qualora infatti un comune volesse introdurre delle detrazioni (facoltative) su prime case ed immobili ad esse assimilate, dovrebbe farlo aggiungendo l’aliquota supplementare dello 0.8 per mille a quella massima del 2.5 per mille prevista per la Tasi 2014.

A quanto ammontano le detrazioni Tasi 2014

Dimenticando dunque i 200 euro fissi di detrazione previsti dall’Imu, a stabilire l’importo degli sconti Tasi ci pensa il singolo [textmarker color=”C24000″]comune[/textmarker]. L’unico canale ufficiale per visualizzare con certezza se le detrazioni sono state introdotte nel proprio comune, e a quanto ammontano, è la delibera approvata dall’ente e pubblicata sul sito del dipartimento delle finanze.

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Come si calcola la Tasi 2014

In relazione a quanto si deve pagare per la Tasi, la [textmarker color=”C24000″]procedura di calcolo[/textmarker] si fonda su cinque parametri: rendita, rivalutazione e moltiplicatori (stabiliti dalla legge), aliquota ed eventuale detrazione (stabilite dalle delibere comunali).

La procedura di calcolo Tasi

Si parte dalla base imponibile, ovvero la rendita catastale iscritta all’1 gennaio. Tale valore deve essere rivalutato del 5% e moltiplicato per i coefficienti previsti per le diverse categorie catastali. Si dovrà infine applicare l’aliquota, diversa in base alla destinazione dell’immobile. La cifra ottenuta sarà da ripartire per le quote e i mesi di possesso dell’immobile: se il possesso si è protratto per almeno quindici giorni, il mese andrà considerato per intero. Va sempre tenuto conto che si è esclusi dal pagamento della Tasi se non si raggiunge l’importo minimo di versamento (12 euro, o quello che viene stabilito dal singolo comune).

Casi specifici

Se l’immobile soggetto a Tasi equivale alla prima casa, dalla cifra scaturita dal calcolo bisognerà sottrarre l’eventuale detrazione prevista dal comune. Sarà sempre l’ente a decidere su quali immobili graverà l’imposta e su quali no. Se infatti in un comune si è spinta l’aliquota Imu al massimo, la Tasi potrebbe non ricadere sugli immobili, o l’ente potrebbe scegliere di colpirne solo alcuni, come quelli merce o i rurali strumentali, perché esclusi dall’Imu.
Infine, l’ente dovrà identificare la percentuale da far pagare al detentore, entro una fascia che può variare dal 10 al 30%.

Modalità di pagamento per la Tasi 2014

La Tasi può essere pagata tramite modello F24 o bollettino postale. Entrambi possono essere cartacei o telematici.

Quando usare l’F24

Il modello F24 [textmarker color=”C24000″]cartaceo[/textmarker], dall’1 ottobre 2014, è depositabile in banca, posta o sportello Equitalia solo dalle persone fisiche (non titolari di partita Iva) che devono pagare, senza compensazione, un saldo pari od inferiore ai mille euro. Per versamenti superiori a tale cifra, o con crediti in compensazione, va usato solo l’F24 [textmarker color=”C24000″]telematico [/textmarker]dell’Agenzia delle Entrate (F24 web, F24 on line, F24 cumulativo), delle banche o delle poste.

Pagare la Tasi con bollettino postale

Diversamente dall’F24, il bollettino postale cartaceo può essere usato per versare somme anche superiori ai mille euro, ma non per i crediti in compensazione. Se si decide di utilizzare il bollettino postale telematico, quest’ultimo va intestato a “pagamento Tasi” con numero di conto corrente 1017381649, valido per tutti i comuni.
Se infine si deve pagare la Tasi su più immobili localizzati nello stesso comune, il bollettino li deve comprendere tutti. L’F24, invece, permette di presentare un unico modello che raggruppi le imposte su immobili situati in più comuni.

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Vedi anche:

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Fonti Il Sole 24 Ore