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I dati del Def sul cuneo fiscale
Il documento di economia e finanza approvato ieri in consiglio dei ministri disegna gli impegni dell’esecutivo Renzi. In merito al cuneo fiscale è confermato il taglio di 6.7 miliardi per gli ultimi mesi del 2014, che salirà a 10 miliardi ogni anno a partire dal 2015. Le coperture verranno garantite, per quest’anno, dai tagli alla spesa per 4.5 miliardi, a cui vanno aggiunti ulteriori 2.2 miliardi di Iva che risulteranno disponibili, entro ottobre, dal pagamento di 13 miliardi di debiti della pubblica amministrazione verso le imprese, e l’aumento dell’imposta sostitutiva a carico delle banche il quale, dall’attuale 12%, potrebbe salire fino al 24-26%.
Pareggio di bilancio entro il 2016
Sul pareggio di bilancio, il ministro dell’economia Padoan ha ribadito l’impegno a centrarlo nel 2016, tenendo fede in tal modo ai regolamenti europei.
Debito pubblico
La regola del debito, nel 2014 e nel 2015, verrà rispettata grazie allo sviluppo del piano di rientro per il 2015-2016, e all’attivazione di un piano di privatizzazioni per circa lo 0.7% del pil nel 2014-2017 (misura che porterà a circa 10-12 miliardi per quest’anno).
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Questione pil e disoccupazione
Il prodotto interno lordo 2014 crescerà, secondo quanto definito dai documenti approvati ieri, dello 0.8% (in ribasso rispetto all’1.1% ipotizzato dall’esecutivo Letta) per salire poi dell’1.3% nel 2015, dell’1.6% nel 2016, dell’1.8% nel 2017, e dell’1.9% nel 2018. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, il valore dovrebbe scendere dal 12.8% di quest’anno al 12.5% nel 2015 ed al 12.2% nel 2016.
Simona Di Michele
Fonti Il Sole 24 Ore