Carichi Pendenti, come si richiedono

Certificato Carichi Pendenti, cosa è

Quando si fa riferimento al certificato dei Carichi Pendenti, si intende un documento rilasciato dalla Procura della Repubblica in cui sono riportati eventuali procedimenti penali in corso (pendenti, per l’appunto) nei confronti del soggetto per cui se ne fa richiesta. Nel documento sono dunque incluse le condanne in corso di definizione e non quelle già sentenziate, per le quali si deve invece richiedere il certificato del Casellario Giudiziale. Il certificato, in sostanza, contiene i dati relativi all’imputazione, alle fasi ed ai gradi del giudizio, ad eccezione degli estremi di eventuali procedimenti ancora in fase di indagini preliminari, quelli già archiviati o emessi dal giudice di pace, oltreché le condanne per contravvenzioni punibili con la sola ammenda, le sentenze di patteggiamento ed i decreti penali di condanna.
Il documento ha validità di sei mesi dalla data del suo rilascio.

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Carichi Pendenti, a cosa servono

Solitamente, il certificato viene richiesto ad un privato nel momento in cui il soggetto deve essere assunto da un datore di lavoro, deve ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno o la cittadinanza (nel caso si debba produrre un certificato dei Carichi Pendenti per uso estero), oppure deve avviare le pratiche di adozione.
Il rappresentante legale di un’azienda può invece aver necessità di esibire il certificato dei Carichi Pendenti nel caso in cui la sua impresa debba partecipare a gare d’appalto.

Carichi Pendenti online, come si richiedono

La richiesta dei Carichi Pendenti online, tramite TuttoVisure.it, prevede l’indicazione preliminare dei dati anagrafici del soggetto di ricerca (nome, cognome, codice fiscale, provincia e comune di residenza), e l’invio di una determinata modulistica in formato cartaceo che riporti in calce la firma del diretto interessato, unitamente ad una copia dei suoi documenti di identità.
Possono richiedere il certificato anche i cittadini italiani residenti all’estero, e coloro che non hanno la cittadinanza italiana ma hanno risieduto in Italia.