Imu e Tasi unificate, la tassa unica approvata anche dal nuovo governo
Imu e Tasi si fondono nella tassa unica anche in questa legislatura. Il piano di far confluire le due tasse immobiliari in una parrebbe confermato dal viceministro all’economia Antonio Misiani (PD). L’Imu unificata con la Tasi era un progetto già avvalorato dallo scorso esecutivo, e sembra ereditato anche dal presente, che lo vuole inserire nel pacchetto fiscale insieme al taglio del cuneo fiscale. Da valutare, ovviamente, rimangono le modalità di copertura economica della manovra, prima che la stessa venga inserita nella prossima legge di bilancio.
Imu e Tasi, cosa sono
L’Imu (imposta municipale) è la tassa da versare per il possesso di fabbricati, terreni ed aree edificabili. Fanno eccezione al pagamento dell’Imu le abitazioni principali di categoria catastale A2, A3, A4, A5, A6 e A7, i fabbricati rurali strumentali ed i terreni nei comuni montani.
La Tasi, invece, è il tributo per i servizi indivisibili (manutenzione stradale, illuminazione comunale, ecc.). Va versata per ogni immobile di cui si è proprietari o di cui si è l’utilizzatore come inquilino, esclusi i terreni.
Imu e Tasi unificate, ipotesi di copertura
La manovra dell’Imu e della Tasi unificate richiede ovviamente delle risorse economiche. Tra le possibili ipotesi per la copertura, lo stesso Misiani ha fatto intendere che si potrebbe evitare l’estensione del forfait al 15% per le partite Iva fino a 100mila euro. Tra le altre possibilità in ballo ci sono inoltre la spending review ed il riordino delle tax expenditures, per recuperare tra i 5 ed i 6 miliardi. L’ipotesi di un’imposta unica Imu-Tasi potrebbe anche essere affiancata da una riduzione dell’importo da versare.
Le decisioni in merito alle coperture devono essere prese entro il 27 settembre, termine entro cui va presentata la nota di aggiornamento al Def (documento di economia e finanza).