Irap, sconti alle aziende a rischio rinvio

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Riduzione dell’Irap solo per chi sceglie il metodo previsionale

Anche se l’aliquota dell’imposta sul reddito sulle attività produttive quest’anno scenderà al 3.5%, l’aggravio fiscale rischia di farsi sentire sull’acconto per le società che non sono in perdita e che non optano per il metodo previsionale. Queste ultime, seguendo il metodo storico, si troveranno infatti a pagare il 101.5% dell’Irap versata nel 2013, anticipando il tributo allo stato in base alle vecchie aliquote anziché alle nuove. L’aliquota intermedia del 3.75%, invece, spetterà solo a chi sceglie il metodo previsionale. Una regola che, pur prevedendo per il prossimo anno il recupero o la compensazione con altri tributi delle somme anticipate, non fa che rinviare al 2015 il vantaggio della riduzione.

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Imu, Tasi e Tari a rischio

Quest’anno sarà possibile dedurre dal reddito d’impresa il 30% dell’imposta municipale pagata nel 2013. Ma lo sconto, anche in questo caso, rischia di essere un fuoco di paglia. E’ infatti altamente probabile che lo sgravio diventi una frazione del tributo municipale versato, senza contare che l’Imu che verrà versata dal prossimo 16 giugno sarà deducibile solo al 20%.
La nuova Tasi, poi, non sarà deducibile dal reddito d’impresa. Un dato di fatto che la espone al rischio rincari tanto quanto la Tari, per la quale la definizione di criteri e tariffe può ancora farsi attendere fino al 30 giugno. Nel frattempo, ogni decisione su quanto e quando pagare l’imposta sui rifiuti è nelle mani dei singoli comuni.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore