Irap, sì al taglio delle aliquote per 880 milioni

[custom_frame_center shadow=”on”]Tagli Irap 2014[/custom_frame_center]

Il valore del taglio Irap

Saranno circa 880 i milioni decurtati dalle cinque aliquote Irap per l’anno di imposta 2014. Una misura che nel 2015 corrisponderà a poco più di 1.7 miliardi, al netto dei 200 milioni che lo stato recupererà con la minore deducibilità dell’Irap da Ires e Irpef. E’ quanto previsto dall’esecutivo Renzi che, per coprire l’operazione, dall’1 luglio lavorerà sulla tassazione sulle rendite finanziarie aumentando l’aliquota dell’imposta sostitutiva dal 20 al 26%. Proseguendo poi con il prelievo su titoli e obbligazioni del 10% dal 2015. Scopo: ridurre la pressione fiscale che oggi grava su imprese e lavoratori autonomi. Ma gli effetti reali si faranno sentire maggiormente a partire dal 2016.

Quali effetti produrrà il taglio all’Irap nel 2014

L’operazione, indicata dal piano nazionale delle riforme approvato ieri dal consiglio dei ministri con il Def, per partire dovrà incassare l’approvazione del provvedimento il prossimo venerdì.
Intanto, per quest’anno si può stimare che la riduzione dell’Irap non avrà effetti positivi, anzi comporterà un indebitamento per lo 0.1%. Che sarà però bilanciato dalle maggiori entrate ottenibili dalla maggiorazione sulle tasse per le rendite finanziarie. Effetti reali su pil, consumi e investimenti si vedranno dal 2015 per un totale di 1.5 miliardi, che raddoppieranno allo 0.2% per consumi privati ed investimenti solo dal 2017. Senza contare che aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie produrrà un contrazione sia dei consumi privati che degli investimenti (-0.1%) nel 2015.

Chi beneficerà della riduzione Irap

Oltre 3.1 milioni di contribuenti Irap (1.7 milioni persone fisiche, 676mila società di persone, 683mila società di capitali, e 33mila enti non commerciali) saranno i destinatari del taglio alle aliquote dell’imposta sul reddito delle attività produttive.

Le percentuali dei tagli

L’aliquota ordinaria Irap calerà dal 3.9% al 3.7%, fino ad assottigliarsi al 3.5% dal 2015 con una riduzione del 10%. Le assicurazioni vedranno la percentuale abbassarsi dal 5.9% al 5.6%, e al 5.3% dal 2015, mentre i concessionari subiranno una riduzione dal 4.2% al 4%, fino a raggiungere il 3.8% nel 2015. Banche e istituti di credito caleranno dal 4.65% al 4.4% (4.2% dal 2015), e dall’1.9% all’1.8 (1.7% nel prossimo anno) sarà l’entità del taglio per l’agricoltura. Il tetto massimo dell’addizionale Irap rimarrà invece invariato all’attuale 0.92%, che si andrà a sommare alle nuove aliquote in vigore per gli anni d’imposta 2014 e 2015.

[visure_b2b]

Chi risparmierà di più con i tagli Irap

In media, i soggetti Irap risparmieranno circa 378 euro nel 2014, e 757 euro nel 2015. Ad essere maggiormente avvantaggiate (per uno sconto medio pari a circa 7 milioni) saranno le società che forniscono energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, seguite dalle attività finanziarie con oltre 3mila euro nel 2014, e 6.6mila nel prossimo anno. Amministrazione pubblica, difesa, e assicurazione sociale obbligatoria beneficeranno di poco più di 2.700 euro quest’anno, e di oltre 5.500 euro nel 2015. Più contenuti i vantaggi di professionisti e società di persone. I primi vedranno ridursi mediamente il peso dell’Irap di 210 euro (2014) e di circa il doppio nel 2015. Per le costruzioni, i risparmi stimati viaggeranno nei due anni tra 191.5 e 383 euro, che scenderanno rispettivamente a 154 nel 2014 e a 309 nel 2015 per alberghi e ristoranti.

Simona Di Michele

Fonti Il Sole 24 Ore