Jobs act, contratto a termine più flessibile con il primo provvedimento Renzi

[custom_frame_center shadow=”on”]Primo provvedimento jobs act[/custom_frame_center]

Le novità del primo atto del jobs act di Renzi

Dal 21 marzo 2014 non sussiste più l’obbligo di motivare il termine del contratto. Quest’ultimo, dunque, potrà essere stipulato in modo acausale. E’ questa la prima e più importante novità che caratterizza il mondo del lavoro pensato da Renzi, e che coinvolge anche i contratti di somministrazione e qualsiasi tipo di mansione. Per bilanciare tale misura, il primo provvedimento approvato in ambito di jobs act prevede un tetto massimo alle assunzioni a termine, pari al 20% dell’organico complessivo del datore (escluse da questa soglia rimangono le fasi di avvio di nuove attività, i contratti a carattere sostitutivo o stagionale, quelli stipulati per programmi tv o radio e quelli instaurati con lavoratori over 55).

Altra nuova disposizione riguarda le proroghe del contratto. Se in precedenza si poteva concedere una sola proroga per ciascun rapporto a termine, motivata da ragioni oggettive, da venerdì scorso i nuovi contratti potranno godere fino a otto proroghe, con il consenso del lavoratore, purché si riferiscano alla stessa attività per la quale era stato stipulato il contratto a termine.

Cosa non cambia nel jobs act

Permangono, tra i provvedimenti di Renzi, il limite massimo di 36 mesi entro cui il contratto a termine può essere stipulato con lo stesso lavoratore, salvo la possibilità di un ulteriore contratto a termine sottoscritto in modalità assistita; la pausa obbligatoria tra un rapporto di lavoro a tempo determinato ed il successivo, di 10 o 20 giorni a seconda che il contratto iniziale sia di durata inferiore o pari a 6 mesi, o superiore a tale soglia; la disposizione per la quale il rapporto di lavoro può continuare oltre la scadenza del termine inizialmente fissato per ulteriori 30 giorni (se il contratto dura meno di 6 mesi), o fino a 50 (se il contratto dura 6 mesi, o più di 6).

Simona Di Michele 

Fonti Il Sole 24 Ore