La notizia è ufficiale, il territorio italiano è stato colonizzato da “forze” economiche straniere. Infatti è di queste ore la notizia che il controllo di una delle più grandi (ex)aziende pubbliche del Bel Paese, e sicuramente la più importante per lo sviluppo tecnologico della nostra nazione, è passato in mani spagnole.
Parliamo di Telecom Italia SpA (già Sip), mentre l’azienda che ha fatto ammainare il tricolore italiano sostituendolo con la bandiera spagnola è Telefonica. In realtà nulla di nuovo, Telefonica già possedeva il 46% di Telco, la holding che controlla appunto Telecom Italia (22%), l’azienda spagnola ha solamente, se così si può dire, aumentato il proprio “peso” all’interno di Telecom, portando la sua partecipazione in Telco al 65%.
In queste ore il presidente di Telecom, Franco Bernabé, si trova in Senato per riferire sul futuro della rete telefonica:
Sullo scorporo della rete esito non scontato e tempi molto lunghi.
E spiega:
Per scelte diverse dovevamo pensarci prima.
Intanto le altre forze politiche dicono la loro:
Pd-Pdl:
Governo spieghi.
Grillo:
Bloccare vendita.
Letta:
Vigileremo ma è privata.
Ma non è l’unica notizia simile di oggi. Infatti anche Alitalia sta passando in mani straniere, sembra ormai certo che il controllo passerà ai francesi di Air France, è imminente l’offerta da parte dei francesi per acquisire il 50% della prima Compagnia Area Italiana.
Infine, oggi l’Atac, azienda dei trasporti pubblici della capitale, ha comunicato che cambierà il nome della stazione Termini in Termini-Vodafone. Infatti l’azienda inglese (Vodafone Group Plc) è felice di ripetere l’esperienza fatta a Madrid (dove ha sponsorizzato la stazione centrale della città), in cambio del nome e della sponsorizzazione di tutta la stazione, oltre che di uno shop nelle immediate vicinanze, Vodafone dovrebbe versare, ancora non è sicuro, la cifra di circa un milione di euro all’Atac. Un bel colpo messo a segno dall’azienda municipalizzata che verte in cattive condizioni economiche.
Alcune di queste notizie possono indurre a puerili allarmismi nei confronti dello “straniero”, ma un minimo riflettono l’andamento attuale del nostro Paese.
Fonte: Ilsole24ore, AdnKronos, Repubblica